19 dicembre 2020, ore 09:00
agg. 21 dicembre 2020, ore 10:53
Presunti abusi si sarebbero verificati tra Milano, MIkonos e Ibiza, di indaga su altri quattro episodi, una delle presunta violenza sarebbe stata filmata dalle telecamere
Genovese era già stato iscritto anche per gli stessi reati per altri presunti abusi su una ragazza a Ibiza
Già nelle scorse ore era emerso che nuove denunce da parte di alcune ragazze, che hanno partecipato ai festini dell'imprenditore delle start up digitali, erano arrivate sul tavolo dei magistrati milanesi, che da giorni stanno valutando i racconti di altre giovani e che nei giorni scorsi hanno ricevuto nei loro uffici alcuni avvocati. Mercoledì scorso l'avvocato Chiesa ha presentato in Procura due denunce su presunte violenze sessuali subite da due giovani, sempre dopo cessione di droga da parte dell'imprenditore. Presunti abusi che sarebbero avvenuti tra Milano, Ibiza e Mykonos, nel corso di festini organizzati da Genovese. Una delle presunte violenze sarebbe anche stata registrata nei filmati delle telecamere interne dell'attico di lusso a Milano, l'ormai nota 'Terrazza sentimento'. Filmati che gli investigatori della Squadra mobile stanno analizzando da settimane, anche perché si sospettano altre presunte violenze, oltre alle quattro denunciate finora. Quella avvenuta il 10 ottobre ai danni della 18enne ha portato in carcere Genovese, che per gli altri presunti episodi, invece, è stato iscritto nel registro degli indagati, come automatismo sulla base delle denunce e per effettuare approfondimenti su eventuali riscontri ai racconti messi a verbale dalle ragazze. Sono indagati nell'inchiesta anche l'ex fidanzata di Genovese, per concorso nella violenza a Ibiza denunciata da una 23enne, e il suo cosiddetto 'braccio destro' Daniele Leali per cessione di cocaina. Intanto, le indagini patrimoniali e finanziarie partite nelle scorse settimane, legate anche agli accertamenti su un presunto giro di droga per i festini, sono state affidate alla Gdf e al pm Paolo Filippini. Pm che, dunque, si è affiancato nell'inchiesta all'aggiunto Letizia Mannella e al pm Rosaria Stagnaro.