18 marzo 2024, ore 18:00
A Mons, in Belgio, è in corso il decimo vertice europeo delle regioni e delle città. L’appello alleistituzioni è affinché le politiche di coesionerestinocentralinel prossimo decennio
Se è vero come è vero che parlando di spesa pubblica, il nostro Paese troppo spesso si ricorda di spendere fondi già disponibili solo in campagna elettorale, lo stesso rischia di avvenire in vista delle elezioni europee del prossimo giugno. Nelle ultime settimane la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto hanno siglato con diverse regioni gli accordi per lo sviluppo e la coesione per decidere come le regioni stesse potranno spendere i fondi di coesione europei (tra le ultime, le province autonome di Trento e Bolzano, Umbria, Friuli Venezia-Giulia, Calabria e Abruzzo). Soldi che il nostro Paese ha sempre fatto fatica a spendere e che rischiano ancora una volta di essere utilizzati senza avere una chiara visione degli obiettivi che l’Italia dei prossimi dieci anni vuole raggiungere. Non solo: un ulteriore rischio è quello che i territori e gli enti locali – a cui i fondi di coesione sono destinati e dedicati –possano avere poca voce in capitolo per le destinazioni di spesa. Tutto dal momento che il governo italiano ha scelto di vincolare i piani di spesa di quei fondi a un preventivo accordo con la struttura di missione della Presidenza del Consiglio sul PNRR e con il ministero per gli Affari europei di Raffaele Fitto. Eppure proprio sui fondi di coesione si gioca una partita cruciale per i prossimi anni, fosse anche solo per smetterla di ripeterci che “non ci sono soldi” per qualsiasi cosa.
IL SUMMIT DI MONS
Tra gli attori che giocano un ruolo nella macchina europea dei fondi di coesione c’è il Comitato europeo delle regioni e delle città, l’assemblea dei rappresentanti regionali e locali degli Stati membri che si interfaccia con Parlamento, Consiglio e Commissione europea rispetto a quelle politiche che hanno incidenza sulle stesse regioni e città. Il comitato ha organizzato a Mons, in Belgio, il decimo vertice europeo delle regioni e delle città
IL RUOLO DEL COMITATO EUROPEO DELLE REGIONI
Dal summit, le regioni e le città, all’interno della più ampia “Alleanza per la coesione”, hanno lanciato un appello alle istituzioni europee e ai governi nazionali, in vista delle elezioni del prossimo giugno: la politica di coesione rimanga il pilastro principale del modello di sviluppo dell’Unione europea nei prossimi dieci anni. A sottolineare ancora una volta quanto le politiche e i fondi di coesione siano importanti per la politica europea e le politiche nazionali è stato il presidente del Comitato delle regioni Vasco Alves Cordeiro. “Per capire l’importanza delle regioni e delle città basti pensare che il 70% delle politiche delle istituzioni europee ha bisogno proprio delle regioni e delle città per essere implementato”.