Le toghe abbandonano le aule di giustizia, all'inaugurazione dell'anno giudiziario, contro la riforma
25 gennaio 2025, ore 12:32
In tutta Italia è andata in scena la protesta dell'Anm, i magistrati hanno lasciato le Corti d'Appello quando è cominciato l'intervento del rappresentante del governo
Una ribellione silenziosa che vede oggi i magistrati con addosso la toga e Costituzione in mano alzarsi e uscire dall’aula delle Corti d’Appello da Milano a Napoli, dove ad aprire l’anno giudiziario questa mattina è stato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, fino a Roma dove è successa la stessa cosa per l’intervento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Abbandonare la sala durante il discorso di un rappresentante del governo è la regola d’ingaggio della protesta, indetta dall’Associazione nazionale magistrati, contro la separazione delle carriere. Per Nordio il dissenso è il sale della democrazia ma “sbaglia chi pensa che voglia umiliare i magistrati” scandisce il guardasigilli.
L'INTERVENTO DI NORDIO
Il ministro della Giustizia, a Napoli, ha commentato la protesta messa in scena dai magistrati che hanno abbandonato il Salone dei Busti di Castel Capuano appena lo stesso Nordio ha preso la parola. "Il dissenso è il sale della democrazia e ringrazio i magistrati per aver espresso il loro dissenso in maniera composta. Ma pensare che un ex magistrato come me, che ha servito lo Stato per oltre 30 anni, possa avere l'obiettivo di umiliare la magistratura è ingiusto" ha detto il Guardasigilli. Il ministro ha poi negato che la riforma, che porta in calce il suo nome, sia punitiva per la magistratura. Quando le toghe hanno abbandonato la sala, chi è rimasto, soprattutto avvocati, ha salutato con un lungo applauso (e diversi 'Bravo') le conclusioni dell'intervento del Guardasigilli Carlo Nordio. Identica protesta è andata in scena a Roma, all'inizio dell'intervento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, che dal canto suo ha ribadito che la riforma non è contro la magistratura ma per i cittadini.
LA PROTESTA DELLE TOGHE
Da Milano a Palermo, passando per Roma le toghe contrarie alla riforma della giustizia del governo Meloni hanno lasciato le aule delle Corti d'Appello quando a prendere la parola sono stati i rappresentanti dell'esecutivo. Con qualche variante in più come a Torino, dove giudici e pubblici ministeri hanno organizzato un flash mob davanti al cancello del palazzo di giustizia indossando la toga con una coccarda tricolore ed esponendo cartelli con una frase di Piero Calamandrei sullo spirito della Costituzione. Toghe schierate anche davanti al Palagiustizia di Milano. "Basta attacchi alle toghe" ha detto nel suo intervento il presidente della Corte d'Appello di Milano Giuseppe Ondei parlando di "clima di scontro e di denigrazione".