Lega Serie A, bufera sull'ad De Siervo per frase shock
03 dicembre 2019, ore 20:00 , agg. alle 21:38
De Siervo, che ha invitato ad abbassare i microfoni in caso di cori razzisti, oggi ha voluto chiarire in una conferenza stampa
Le frasi sui cori razzisti "da non trasmettere in diretta tv" pronunciate dall'amministratore delegato della Lega di serie A, Luigi De Siervo, hanno immediatamente suscitato l'interesse della procura della Federcalcio, che ha appena aperto un procedimento sulla vicenda. "Il tentativo che è stato fatto era quello di evitare di trasformare in eroi determinati ragazzi. Se hanno determinati atteggiamenti sono considerati degli eroi. C'è il rischio di emulazione, come accaduto con il lancio delle pietre nei cavalcavia. Dobbiamo evitare di trasformare in eroi dei criminali". Così l'ad della Lega Serie A Luigi De Siervo, in conferenza stampa, spiega le sue dichiarazioni dell'audio registrato durante un consiglio di Lega del 23 settembre e pubblicato da Repubblica. "Ho chiesto ai nostri registi - diceva - di spegnere i microfoni verso la curva". "Questa è una casa di vetro, tutto è trasparente", ha proseguito De Siervo. "Se nei prossimi mesi ci saranno attività esterne che cercheranno di destabilizzare la Lega, mi prenderò la facoltà di chiamarvi e spiegare in modo che le cose non crescano nel silenzio e diventino ingestibile". "Questi attacchi rafforzano il calcio", ha aggiunto. "E' un audio rubato con un cellulare. Una crisi, se si può chiamare così, farà serrare un po' le fila. Ma ci sarà qualche imbarazzo al prossimo consiglio. Qualcuno all'interno di quella stanza ha fatto il passo più lungo della gamba".