Leonardo, Schimidt, ciocca di capelli? Non ci crede nessuno

Leonardo, Schimidt, ciocca di capelli? Non ci crede nessuno

Leonardo, Schimidt, ciocca di capelli? Non ci crede nessuno


02 maggio 2019, ore 18:00

Il direttore degli Uffizi ha parlato in occasione della presentazione dell'annullo filatelico di Poste Italiane di quattro nuovi francobolli

"Questa cosa sulla ciocca è veramente una cosa sciocca: nessun specialista ci crede e tra l'altro è estremamente improbabile che una ciocca di Leonardo potesse essere ritrovata in una collezione privata americana". Sono le parole, arrivate stamattina, del direttore degli Uffizi Eike Schmidt, che ha parlato in occasione della presentazione dell'annullo filatelico di Poste Italiane di quattro nuovi francobolli nell'anniversario dei 500 anni della morte di Leonardo. "La tradizione di collezionare ciocche di famosi personaggi – ha detto Eike Schmidt – oppure dei propri cari risale al Romanticismo, all'800. Sarebbe stato fuori epoca per il Rinascimento". Il direttore del Museo degli Uffizi ha aggiunto: "Solo per i santi martiri, nemmeno i beati si tenevano parti del corpo, ma sicuramente non per grandi scienziati e grandi artisti. Di Beethoven abbiamo ciocche che potrebbero essere di centinaia di migliaia di musicisti, di persone coi capelli grigi, proprio perché c'era questa ciocco mania nell''800". Poi la conclusione, con l’invito a “non lasciarsi troppo prendere” dall’entusiasmo per Leonardo, perché “questa cosa non vale nemmeno la pena di essere analizzata nel dettaglio”.