Leopoli sotto attacco russo; distrutto un palazzo residenziale, almeno 4 morti. Zelensky promette una risposta forte

Leopoli sotto attacco russo; distrutto un palazzo residenziale, almeno 4 morti. Zelensky promette una risposta forte

Leopoli sotto attacco russo; distrutto un palazzo residenziale, almeno 4 morti. Zelensky promette una risposta forte   Photo Credit: agenziafotogramma.it


06 luglio 2023, ore 10:44

Missili sparati dal Mar Nero hanno colpito la città, che è lontana dal fronte. Si cercano altre persone sotto le macerie. Contro l'Ucraina arrivano anche le parole di Lukashenko

COLPITI I CIVILI

Il sindaco di Leopoli, Andryi Sadovy, ha definito il bombardamento della notte scorsa “il più grande attacco alle infrastrutture civili dall’inizio dell’invasione russa”. Nella notte missili lanciati dai russi sono piovuti sulla città ucraina, hanno colpito un palazzo residenziale. Ci sono morti, feriti e persone intrappolate sotto le macerie. Distrutti più di cinquanta appartamenti. Il primo bilancio parla di quattro morti accertati e trentaquattro feriti, ma si continua a scavare sotto i detriti. Danneggiate anche cinquanta automobili.

MISSILI DAL MAR NERO

Leopoli è lontana dal fronte, ma questo non l’ha risparmiata. L’esercito russo ha attaccato lanciando missili Kalibr che sono partiti da portaerei e sottomarini presenti nel mar Nero. La contraerea ucraina ha intercettato diversi missili, ma qualcuno è arrivato comunque a destinazione, portando morte e distruzione. Il governatore regionale, Maksym Kozytskyi, ha pubblicato un video di 13 secondi che mostra un condominio di quattro piani con parti dei piani superiori sventrate o in macerie.

UNA RISPOSTA FORTE

Rabbia e dolore arrivano dalle autorità ucraine per l’ennesima strage di civili. Il presidente Volodymir Zelensky ha scritto: “A Leopoli ci sono morti e feriti, condoglianze ai parenti. Ci sarà sicuramente una risposta al nemico. E sarà forte!”. Il presidente Zelensky ha poi rilasciato una intervista alla CNN in cui ha dichiarato: “Avrei voluto che la nostra controffensiva fosse iniziata molto prima perché, ritardandola, una parte più grande del nostro territorio sarebbe stata minata e inoltre avremmo dato al nostro nemico il tempo e la possibilità di piazzare più mine e preparare le sue linee difensive. Le difese russe hanno rallentato la nostra controffensiva, per questo chiedevo la consegna di armi occidentali”. La moglie di Zelensky, Olena Zelenska, ha affermato: “L’obiettivo della Russia è che nessuno si senta al sicuro”.

LA REPLICA DI LUKASHENKO

A fare da controcanto, dalla Bielorussia arrivano le dichiarazioni del presidente Lukashenko, un dittatore nel suo paese, che diventa una specie di valletta di Putin in ambito internazionale: “Zelensky ha finalmente capito che non vincerà questa guerra e che questo contrattacco non porterà a nulla se non alla morte di migliaia e migliaia di persone". Lukashenko ha poi dichiarato che il capo della Wagner Prigozhin attualmente non si trova in Bielorussia, ma a San Pietroburgo. Sull’attendibilità dell’affermazione, è lecito nutrire qualche dubbio.


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