Lettera aperta a Babbo Natale, ecco i 5 regali di cui gli italiani hanno estremo bisogno

Lettera aperta a Babbo Natale, ecco i 5 regali di cui gli italiani hanno estremo bisogno

Lettera aperta a Babbo Natale, ecco i 5 regali di cui gli italiani hanno estremo bisogno


23 dicembre 2020, ore 15:00 , agg. alle 16:59

Una lista di doni da leggere e inviare, simbolicamente, in Lapponia in occasione delle feste, perché tutti siamo bambini il 25 dicembre

Caro Babbo Natale, ti sorprenderai di non trovare in questa lettera parole dedicate alla pandemia, il motivo è semplice. I regali si fanno a chi li merita, a chi è buono. E un coronavirus non può certo esserlo. Allora, in attesa del tuo arrivo con la slitta e le renne, in questo freddo inverno, ti chiedo di portarmi i 5 doni “preziosi” che troverai in questa lettera scritta con il cuore.


La forza

Il primo è la Forza, non so se in Lapponia, si può reperire facilmente. Ma ti prego, trovala e portamela in una grande scatola, Voglio crescere e prosperare e, di fronte alle sfide della vita, ho bisogno di questo regalo non per me, per aiutare gli altri. E sono certa che ci riuscirai, visto che di forza tu ne devi avere tanta per portare in una notte tanti regali a tutti i bambini del mondo!


L'abbondanza

Come secondo regalo ti chiedo l’Abbondanza. Non la ricchezza. Babbino mio, con quel vestito rosso che copre l’enorme pancione, tu sai che cosa intendo. Non lo sfarzo del consumismo da cui tu stesso rifuggi, nel profondo del tuo cuore. Chiedo l’abbondanza a tavola, primordiale simbolo di gioia e amore, perché il pane quotidiano possa sempre essere non una speranza ma una certezza.


La consapevolezza

Come terzo regalo ti supplico di portarmi un’enorme nuvola di Consapevolezza. Tu che sei il massimo simbolo laico di questo atteso Natale, dimmi la verità, credi in Dio? No, non mi aspetto una risposta. Ma hai capito cosa intendo. Portami la pura Consapevolezza, nutrimento dell’anima, per risvegliare la mia coscienza e illuminare il futuro.


Una carezza

Come quarto regalo ti chiedo una Carezza, la carezza del padre che abbraccia il figlio, riscaldandolo. Ma, visto che l’anno è stato così avaro, aggiungi anche un barattolo di coccole, da aprire quando ne avrò bisogno e tu sarai lontano con la tua lunga barba candida e soffice come un cuscino.


Un sorriso

E per finire portami anche un bel cofanetto d’oro con dentro un Sorriso. La Felicità certo, ma no è questo che ti chiedo, voglio la verità che si nasconde dietro il sorriso di un amico sincero, per attraversare la realtà senza paura di essere ingannata. Voglio sorridere alla vita e grazie al tuo dono auspico che il “prossimo” faccia lo stesso con me.

La notte di Natale si avvicina e le ore sgorgano dall’orologio come lacrime di gioia. La gioia dell’attesa. Sono qui, davanti a questo camino, pieno di legna da ardere, il fuoco è accesso. Ti sto aspettando, con il tuo sacco pieno di doni. Natale 2020, non lo dimenticherò e forse neanche tu. Nessuno, sicuramente, ti ha mai chiesto tanti regali “speciali” in una volta sola. Le fiamme del camino sono alte. Ho appoggiato la testa sul divano, non voglio addormentarmi. Sotto questa coperta, con le mie fragilità e i soliti problemi irrisolti, aspetto che la magia della Festa si compia. Il mio indirizzo lo conosci, il mio nome, pure. Italia.

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