20 settembre 2018, ore 09:01 , agg. alle 10:00
Il ministro del Sud ospite stamattina a Non Stop News ha denunciato che il Mezzogiorno non sta bene, il divario col resto d'Italia si è accentuato
Ospite di Non Stop News, il Ministro del Sud, Barbara Lezzi è intervenuta su diversi temi a partire dalle polemiche che l'hanno riguardata sulla sua partecipazione l'estate scorsa a un incontro con i ricercatori dell'Università del Salento, insieme al suo bambino,"Per problemi familiari, ho dovuto portare mio figlio. Ho scelto di partecipare a un incontro molto importante, piuttosto che non esserci affatto. Si può essere madre e ministro, e d'altronde parliamo di un bambino, in effetti". Entrando poi nel merito delle competenze del suo dicastero, Lezzi spiega: "Il nostro Sud non sta bene. Le politiche di coesione non hanno centrato l'obiettivo, il divario si è accentuato, ci sono molti poveri, molti disoccupati. Inoltre ci sono pochi giovani che decidono di restare al Sud e lavorare nelle loro terre, come attestato anche da studi recenti. Ma- aggiunge- si deve andare avanti: ci sono fondi da riconquistare in Europa, ho ripreso una trattativa con la Commissione Europea per ottenere fondi che sono necessari per il Sud e per le aree interne del Nord". Sui temi della manovra economica, il ministro poi sottolinea che sarà imprescindibile la corresponsione del reddito di cittadinanza: "Al di là della rilevanza geografica noi dobbiamo dare una risposta significativa, in questa prima legge di bilancio, soprattutto a chi versa in povertà assoluta, a chi non ha nulla: il minimo è la cifra di 780 euro da destinare a chi non ha alcun tipo di reddito. Ora è chiaro che bisogna venirci incontro con il ministro Tria, con le altre richieste e altre esigenze che abbiamo ereditato, come è l'aumento dell'Iva" - precisa il ministro che poi sottolinea: "è una misura che noi vogliamo impedire perché un aumento dell'Iva colpirebbe indiscriminatamente tutti: il disoccupato, il pensionato con 400 euro, l'invalido civile con 290 euro, questo non deve avvenire. Bisogna invece agire chirurgicamente sugli sprechi", conclude Lezzi. Altro tema su cui il ministro viene sollecitata dai conduttori è il condono fiscale e l'eventuale rischio che alzando il tetto a un milione di euro condonabili per debiti accumulati con l'erario, si possa favorire anche chi evade, tema a cui Lezzi risponde: "Noi stiamo cercando di stabilire dei criteri, perché se parliamo di cifre come 500-600 mila che vengono calcolate per debiti pluriennali, cioè nel caso in cui si siano accumulati debiti in diversi anni, si può ragionare. Noi saremmo per una soglia molto bassa, se Giorgetti parla di tetto di un milione di euro, si riferisce a tetto graduale, cioè a debiti accumulati negli anni. In pratica il provvedimento sarebbe rivolto a quegli imprenditori che abbiano accumulato debiti negli anni, dichiarando di dover pagare ma che poi non siano riusciti. Non si tratta certo dei grandi evasori. Se un imprenditore ha sempre pagato e ha dichiarato di dover dare una determinata cifra e non è riuscito a corrispondere per la crisi, potrebbe giovarsi delle misure di pace fiscale. Sono i piccoli imprenditori che hanno contratto debiti di entità media o piccola, non grandi evasori", ribadisce ancora Lezzi. Infine il ministro, sollecitata sull'estensione del regime forfettario per l' applicazione dell'Iva, anche al Sud risponde: "100 mila euro sui ricavi non è cifra astronomica e quella era già una nostra proposta, di estendere il forfettario a 100 mila euro". Lezzi poi ribadisce il no alla Tap: " Un'opera che vogliamo fermare", conclude