Liguria, l'ex presidente del Porto Signorini rimane in carcere, mentre Toti vede Lupi (Noi Moderati) ad Ameglia

Liguria, l'ex presidente del Porto Signorini rimane in carcere, mentre Toti vede Lupi (Noi Moderati) ad Ameglia

Liguria, l'ex presidente del Porto Signorini rimane in carcere, mentre Toti vede Lupi (Noi Moderati) ad Ameglia   Photo Credit: agenziafotogramma.it


02 luglio 2024, ore 08:00 , agg. alle 08:44

Lupi: "Ci ha fatto piacere vedere un Governatore sereno deciso sulle sue ragioni e sul giudizio politico. Ci aspettiamo dal tribunale del Riesame il giusto equilibrio tra le esigenze dell'inchiesta e il legittimo interesse per il funzionamento della Regione"

Paolo Signorini potrà andare ai domiciliari non appena verrà trovata dai suoi difensori una sistemazione idonea e a patto che questi domiciliari siano "blindati" con "l'assenza di contatti con persone diverse dai conviventi". Ma per il momento l'ex presidente dell'Autorità portuale ed ex ad di Iren rimarrà in carcere.


L'inchiesta

Unico degli indagati nell'inchiesta per corruzione che ha terremotato la Liguria e il suo porto (sia il governatore Giovanni Toti che l'imprenditore Aldo Signorini sono agli arresti domiciliari così come l'ex capo di gabinetto di Toti Matteo Cozzani al quale i domiciliari sono stati recentemente revocati) a finire dietro le sbarre, Signorini aveva fatto ricorso al riesame per ottenere almeno i domiciliari in un'abitazione a Genova messa a disposizione da una parente oppure ad Aosta dal fratello. Ma i giudici hanno ritenuto che queste soluzioni non fossero particolarmente tranquillizzanti circa il rischio di inquinamento probatorio e quindi hanno rigettato l'istanza. Tuttavia, se Signorini troverà un'altra soluzione abitativa potrà uscire. La strada che percorreranno gli avvocati sarà dunque quella di presentare una nuova istanza alla giudice Paola Faggioni e nel caso di nuovo al tribunale del Riesame per trovare una soluzione alternativa che potrebbe essere l'abitazione di Signorini a Roma, dove vive l'ex moglie.


L'ordinanza

In particolare, scrivono i giudici nell'ordinanza di rigetto, visto che l'ex presidente del porto è "privo di mezzi di sussistenza" (è stato recentemente licenziato da Iren senza stipendio, ndr) i parenti dovranno chiarire se intendono o meno "assumersi sia l'impegno a soddisfare le esigenze quotidiane dell'indagato provvedendo a tutte le sue materiali necessità sia l'impegno a provvedere economicamente al suo mantenimento". Nelle cinque pagine di provvedimento i giudici Massimo Cusatti, Luisa Avanzino e Marina Orsini non entrano nel merito della accuse, visto che l'appello era unicamente sulle esigenze cautelari ma in alcuni passaggi sottolineano le "condotte ampiamente descritte in atti" attraverso le quali Signorini ha cercato di "dissimulare la ricezione delle utilità ricevute" e le definiscono indicative di "una certa pervicacia nella condotta delittuosa" anche recente, con "il nuovo incarico in sede a Iren" spiegano facendo riferimento alla consulenza da 200mila euro a Mauro Vianello. Adesso gli avvocati di Signorini dovranno presentare una nuova istanza che soddisfi le problematiche sollevate dal Riesame. In questo modo anche l'ex presidente del porto potrà andare anche lui ai domiciliari. D'altronde, secondo il Riesame, dopo il periodo trascorso in cella è "prevedibile" che l'ex presidente del porto si asterrà "dall'espresso divieto di contatti con terzi diversi dai conviventi" visto che sa che questo avrebbe come conseguenza "il repentino aggravamento della risposta cautelare". Cioè, tornerebbe e immediatamente in carcere.

Toti

Intanto, in attesa che l'8 luglio il Riesame esamini la richiesta di revoca dei domiciliari il governatore Giovanni Toti ha incontrato nella villetta di Ameglia il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi, accompagnato dall'on. Bicchielli. "Ci ha fatto piacere vedere il governatore Toti sereno, cosciente e deciso sulle sue ragioni e sul giudizio politico - ha detto Lupi -. Ci aspettiamo dal tribunale del Riesame il giusto equilibrio tra le esigenze dell'inchiesta e il legittimo interesse per il funzionamento della Regione. Ci aspettiamo una soluzione di equilibrio riguardo a questo" 


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