Liguria, un terremoto fa tremare la Regione: il Presidente Toti agli arresti domiciliari per corruzione
Liguria, un terremoto fa tremare la Regione: il Presidente Toti agli arresti domiciliari per corruzione Photo Credit: Agenzia Fotogramma
07 maggio 2024, ore 11:36
L'inchiesta coinvolge concessioni portuali e finanziamenti elettorali. Sequestro da 570 mila euro ad alcuni imprenditori, fra cui Spinelli. Contestate agli indagati pure fiches ed escort, ossia notti in hotel a Montecarlo, ‘massaggi’, borse e gioielli di lusso
Appare proprio il luogo comune della corruzione quella che emerge dai dettagli delle contestazioni mosse all’ex presidente del porto di Genova e Savona Paolo Emilio Signorini e al suo ‘benefattore’ Aldo Spinelli nell’ambito dell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Vale a dire, soggiorni in lussuose suites di Montecarlo, biglietti per tornei di tennis, le fiches per giocare sui tavoli di Las Vegas, escort.
Signorini
A Signorini viene contestato di aver aiutato Spinelli accelerando le pratiche in comitato portuale che riguardavano “la concessione del Terminal Rinfuse e per aver rinnovato la suddetta concessione per trent’anni, di favorire Aldo Spinelli nella concessione di ulteriori spazi portuali nei rimanenti tre anni del suo mandato presso l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, e in particolare nella concessione delle aree Enel (ex Carbonile) e nella pratica del “tombamento” di Calata Concenter, di consentire ad Aldo Spinelli un’occupazione abusiva dell’area dell’ex Carbonile lato levante Nord e Sud in assenza di un titolo legittimante”. Ecco, secondo la procura di Genova cosa ci avrebbe guadagnato Signorini: “la consegna da parte di Aldo Spinelli di 15.000 euro in contanti, 22 soggiorni di lusso a Montecarlo presso l’Hotel de Paris di Monte Carlo, per un totale di 42 notti, comprendenti anche giocate al casinò e servizi extra quali servizi in camera, massaggi e trattamenti estetici; serate a tema con annesso spettacolo musicale, riservate ai clienti più importanti del Casinò di Monte Carlo per un valore complessivo superiore a 42.000 euro, nonché fiches per effettuare puntate alla Casa da Gioco di Montecarlo; una borsa Chanel (regalo destinato a terzi) in data 31.12.2021 un bracciale in oro marca Cartier del valore di 7.200 euro (regalo destinato a terzi) in data 30.7.2022; nell’avere l’imprenditore offerto in data 28.1.2022 a Signorini un incarico con retribuzione pari a 300.000 euro all’anno una volta terminato il mandato quale presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale; nell’avere l’imprenditore offerto in data 16.12.2022 a Signorini la possibilità di disporre, durante un programmato viaggio a Las Vegas, di un’elevata quantità di denaro, attingendo dalle disponibilità delle carte di credito di Aldo Spinelli”.
Toti
Al governatore Toti si contesta di avere accettato da Aldo Spinelli e Roberto Spinelli le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro a fronte di più impegni: quelli di «trovare una soluzione» per la trasformazione della spiaggia di Punta Dell'Olmo da «libera» a «privata»; agevolare l'iter di una pratica edilizia relativa al complesso immobiliare di Punta Dell'Olmo di interesse degli Spinelli e pendente presso gli uffici regionali; velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trent'anni della concessione del Terminal Rinfuse alla Terminal Rinfuse Genova S.r.l. (controllata al 55% dalla Spinelli) pendente innanzi al Comitato di Gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, approvata il 2 dicembre 2021.
Cozzani
Tra gli inquisiti, in diversi filoni d’inchiesta guidati da sei diversi pubblici ministeri e coordinati dal capo della procura Nicola Piacente, anche l’attuale capo di gabinetto della Regione Matteo Cozzani: è accusato del reato di «corruzione elettorale», con l’aggravante del fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova. Al governatore ligure e al suo capo di gabinetto Cozzani, nel dettaglio, viene poi contestato di «aver accettato la promessa di Moncada, (membro del cda di Esselunga) di un finanziamento illecito rappresentato dal pagamento occulto di alcuni passaggi pubblicitari sul pannello esposto sulla Terrazza Colombo per la campagna elettorale comunale del giugno 2022 - si legge nelle carte -, a fronte dell’impegno di sbloccare due pratiche di Esselunga pendenti in Regione relative alla apertura di due punti vendita rispettivamente a Sestri Ponente e Savona».
La Procura
In sostanza, secondo la procura di Genova, il gruppo aveva messo in piedi un sistema di favori sotto forma di tangenti che hanno sostenuto, di fatto, il governo politico. Tra le operazioni sotto la lente ci sono concessioni di aree portuali, come quella legata al Terminal Rinfuse, ma anche pagamenti occulti di spazi pubblicitari, come il maxi cartellone luminoso sul grattacielo più alto di Genova e dove spesso è apparsa la scritta Esselunga. Difatti, finisce nelle indagini anche Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga, destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale.