Listini alle stelle per colpa del caro energia, stangata da 38,5 miliardi
13 febbraio 2022, ore 16:30 , agg. alle 18:18
Non solo la stangata delle bollette ma anche il rincaro dei prezzi al listino che, sottolinea Assoutenti, costerà caro alle famiglie italiane
Il caro energia pesa nelle tasche delle famiglie, non solo per il salasso delle bollette ma anche per gli aumenti piovuti a cascata su una moltitudine di prodotti che troviamo negli scaffali. Un report di Assoutenti rivela che aumenti delle bollette di luce e gas scattati a gennaio "hanno comportato un aumento dei costi in capo a imprese, attività ed esercizi commerciali, che vengono scaricati sui consumatori finali attraverso i prezzi al dettaglio e che potrebbero determinare di questo passo una maxi-stangata da 38 miliardi e mezzo per le famiglie". Coldiretti stima un raddoppio dei costi delle semine per la produzione di grano per effetto di rincari di oltre il 50% per il gasolio necessario alle lavorazioni dei terreni.
LA RICETTA DI SALVINI
La settimana che si apre vede sul tavolo di Palazzo Chigi proprio un “intervento ampio” come annunciato dal premier Mario Draghi per contrastare gli effetti del caro bollette su famiglie e aziende. E il leader della Lega Matteo Salvini incalza "Bollette luce e gas, il governo ha il dovere di intervenire questa settimana, con almeno 5 miliardi, per aiutare famiglie, commercianti, artigiani e piccoli imprenditori a superare gli incredibili aumenti dell'energia. Aumentare la produzione, l'estrazione e l'importazione di gas è altresì un dovere non più rinviabile in nome di No ideologici. L'Italia prima di tutto".
MELONI, GOVERNO ESCA DA LETARGO PER SALVARE IMPRESE
"Servono soluzioni immediate per alleggerire adeguatamente l'aumento dei prezzi dell'energia. E interventi strutturali per affrontare a lungo termine il problema dell'indipendenza energetica nazionale. Le misure messe in campo finora sono assolutamente insufficienti e interi settori rischiano di doversi fermare. Il governo esca dal suo letargo e si attivi per salvare il sistema produttivo italiano" scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.
GAS NOMISMA, RADDOPPIO FACILE MA SERVIRANNO DECENNI
Il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli sottolinea “Ci vorranno anni, se non decenni, per produrre più gas in Italia: ce lo dimostra l'esperienza degli ultimi 20-30 anni. Anche se tecnicamente un raddoppio della produzione da 3 a 6 miliardi di metri cubi sarebbe possibile in un anno". Nel nostro Paese nel 2021 la produzione nazionale di gas ha raggiunto il minimo dal 1954 a 3 miliardi di metri cubi. L'Italia, spiega Tabarelli, ha toccato il picco di produzione nel 1991 con 21 miliardi di metri cubi e potrebbe oggi facilmente arrivare a 10 miliardi di metri cubi in più all'anno, 7 miliardi di euro in valore.