Lite sul vaccino, il giudice dà ragione al genitore pro vax

Lite sul vaccino, il giudice dà ragione al genitore pro vax

Lite sul vaccino, il giudice dà ragione al genitore pro vax


18 aprile 2019, ore 21:00

In entrambi i casi, uno a Pistoia e uno a Forlì, i tribunali hanno deciso in favore dell'obbligo vaccinale

Un genitore contrario ai vaccini per il proprio figlio, l'altro favorevole. In due vicende analoghe, in Toscana e in Romagna, la ragione è andata al secondo quando i giudici sono stati chiamati a dirimere le controversie tra coniugi. I tribunali hanno deciso cioè, in favore dell'obbligo vaccinale. Non vaccinare è contro la Costituzione perché "i medici, quando pongono l'attenzione su vaccinazioni di consistente impatto nei minori fanno che quello che la Costituzione ha previsto per la nostra società: vale a dire la salute per tutti i cittadini", ha scritto il tribunale di Pistoia, nel provvedimento con cui ha autorizzato una madre a sottoporre i due figli a tutte le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate da Asl e pediatra, e ai relativi richiami, anche senza il consenso del padre 'No vax'. Il tribunale è stato chiamato in causa dalla donna dopo mesi di litigi con il marito per chiedere l'autorizzazione a vaccinare i figli. Con sentenza del 9 aprile, il giudice ha deciso che i bambini vanno vaccinati pur senza il consenso del padre. Durante l'udienza il padre ha dichiarato di essere consenziente ai richiami dei vaccini obbligatori ritenendoli però inutili qualora il figlio fosse ancora coperto e si è opposto alla vaccinazione, facoltativa, contro il papilloma virus. Speculare è il caso di Forlì, che riguarda una coppia separata. Qui era la madre a essere contraria ai vaccini e i due, che hanno l'affidamento condiviso, all'inizio si erano accordati verbalmente per non vaccinare il figlio "almeno fino ai due anni". Ora il bimbo ne ha più di quattro e il padre nel frattempo ha cambiato idea, probabilmente anche a fronte della legge che richiede la vaccinazione per iscriversi a scuola. Di fronte al rifiuto dell'ex moglie, prima ha tentato una mediazione bonaria, poi ha fatto ricorso, assistito dall'avvocato Robert Maltoni. Il collegio civile, presieduto dalla presidente del tribunale forlivese Rossella Talia, ha accolto le sue ragioni, imponendo l'obbligo di esecuzione di tutte le vaccinazioni obbligatorie e i richiami e affidando al padre la gestione della questione. Non risulta che il provvedimento sia stato impugnato e al bambino è già stata somministrata almeno una vaccinazione.