Lo sfoggio di preziosi di Kim (e seguito) durante la visita in Russia. Mentre i nordcoreani, si dice, vivono in povertà
Lo sfoggio di preziosi di Kim (e seguito) durante la visita in Russia. Mentre i nordcoreani, si dice, vivono in povertà Photo Credit: Fotogramma.it
19 settembre 2023, ore 08:00
A Nord del 38° parallelo tra fame e arretratezza mentre il leader supremo Kim Jong Un (e chi gli è più vicino) ha esibito, durante i giorni in cui è stato ospite dell’amico Putin, una passione sfrenata per il lusso
C’era una volta la repressione della “cultura borghese”, da parte dello stato più chiuso e impenetrabile del mondo. E probabilmente per una altissima percentuale dei quasi 26 milioni di abitanti (su dati del 2021) della Corea del Nord l’esercizio di costrizione è tutt’ora in vigore e saldo. C’è – dall’altra parte – una leadership che va in Russia e non nasconde la passione per il lusso. E un Kim che davvero non fa la fame: Secondo un’inchiesta dell’Independent, la fortuna del leader nordcoreano è di circa 5 miliardi di dollari. All’anno, le spese personali del presidente superano i 600 milioni di dollari. Denaro che spende nell’acquisto d’isole private, yacht, macchine sportive, alcol e formaggi francesi.
LUXURY MANIA
Kim Jong-un in Russia per quasi una settimana è stato accompagnato da una nutrita delegazione che ha mostrato un debole per le borse di lusso, nonostante la repressione dello Stato eremita della "cultura borghese" e dei comportamenti "antisocialisti". Come spesso avviene sono stati i media di Seul a fare la radiografia alle mise, così dall'analisi di foto e filmati, mai così abbondanti come questa volta, è emerso che la sorella del leader Yo-jong, nonché sua stretta collaboratrice, ha sfoggiato una borsa nera Dior da 9.500 dollari, riconoscibile per i motivi trapuntati come la Lady Dior. La ministra degli Esteri Choe Son-hui, all'impianto aeronautico Yuri Gagarin di Komsomolsk-on-Amur, ha portato con disinvoltura una rara borsa Gucci. L'azienda non produce più il modello Zumi in pelle di struzzo, disponibile - solo per avere un confronto - su un sito islandese di beni di seconda mano al prezzo poco socialista di 10.000 dollari.
I PRECEDENTI
Non è la prima volta che la famiglia Kim appare in pubblico brandendo beni di lusso stranieri. Ad esempio, durante il lancio nordcoreano di marzo del missile balistico intercontinentale Hwasong-17, la figlia del leader Ju-ae, sfoggiò un cappottino nero da 1.900 dollari, probabilmente di Dior. Lo stesso Kim è stato visto indossare al polso un orologio svizzero IWC Schaffhausen del valore di 13.400 dollari durante la parata militare del 2020 per festeggiare il 75 anni della fondazione del Partito dei Lavoratori. A dispetto delle sanzioni, negli hotel di Pyongyang abilitati a ospitare gli stranieri o anche in specifici grandi magazzini centrali, l'acquisto di beni di marchi griffati occidentali (anche italiani) è concesso all'élite nordcoreana, non solo alla famiglia Kim. I negozi statali della capitale vendono beni di lusso ricevendo dollari americani dai clienti e dando won nordcoreani in resto, valuta ufficialmente non sottoposta a cambio con l'esterno. Secondo la risoluzione 2270 del Consiglio di sicurezza dell'Onu, l'import di marchi di lusso in Corea del Nord è vietata. Diversi anni fa, nella tagliola delle sanzioni caddero anche scarpe italiane il cui valore unitario era inferiore ai 50 euro.
LUSSO E PRELIBATEZZE ANCHE A BORDO DEL TRENO DI KIM
Si sa che per viaggiare dalla Corea del Nord alla Russia Kim abbia scelto il treno. Lo aveva già fatto per precedenti incontri con Putin e perfino con l'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel 2018 e nel 2019. Treno circondato da un’aurea leggendaria sugli agi di cui possono godere i suoi passeggeri. Vino francese in abbondanza, aragoste e barbecue di manzo. Il treno, tra poltrone in pelle rosa e vagoni a prova di bomba, è dotato di apparecchiature di comunicazione ad alta tecnologia e TV a schermo piatto in modo che il leader possa dare ordini e ricevere briefing.