Lombardia, presidente Attilio Fontana, ieri segnalati zero decessi, ma non illudiamoci emergenza sia finita

Lombardia, presidente Attilio Fontana, ieri segnalati zero decessi, ma non illudiamoci emergenza sia finita

Lombardia, presidente Attilio Fontana, ieri segnalati zero decessi, ma non illudiamoci emergenza sia finita


25 maggio 2020, ore 11:28 , agg. alle 15:31

Il presidente Fontana ha commentato i dati in calo nella regione, ringraziando i cittadini e invitandoli a mantenere i comportamenti virtuosi.

Il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana è intervenuto su RTL 102.5, commentando i dati di ieri che hanno visto zero decessi e un numero di positivi in discesa. “Quello che mi rasserena è il numero di nuovi contagi che è diminuito”, ha spiegato Fontana, “confermo che ci hanno segnalato zero decessi, ma è un dato da prendere con le pinze perché di domenica la comunicazione dei dati non è sempre precisa, a volte arrivano in ritardo”. Il presidente ha aggiunto che si tratta di un dato molto positivo, ma non bisogna illudersi che l’emergenza sia finita. In particolare è importante che i cittadini non vengano presi troppo dall’entusiasmo, dato che ci sono stati assembramenti preoccupanti dovuti alla movida.

“Dati in calo, grazie ai cittadini lombardi”

Fontana ha voluto sottolineare come, in questi due mesi, i lombardi si siano comportati molto bene e i risultati sono evidenti. Si sono abbassati i contagi, i ricoverati in ospedale, in particolare quelli in terapia intensiva. Questo è dovuto in massima parte ai comportamenti virtuosi dei cittadini lombardi. “Per questo non vale la pena rischiare di sprecare tutto per alcuni comportamenti; ad esempio stamattina ho avuto segnalazioni da alcuni sindaci di Varese di assembramenti”. Il presidente ha aggiunto che comprende la voglia di socialità dei cittadini, ma è importante rispettare le regole per allontanare definitivamente il coronavirus.

Gli attacchi alla Lombardia

Verso la Lombardia negli ultimi mesi ci sono stati rancori e attacchi, anche politici, additandola come il problema per eccellenza in Italia. “Credo che ci sia stata una comunicazione distorta, è sbagliato parlare di Lombardia come problema, ci sono delle province (Varese, Como, Lecco, Sondrio, Mantova) che hanno affrontato l’emergenza esattamente come nel resto d’Italia”. Queste zone hanno avuto situazioni preoccupanti ma non comparabili con quanto successo a Bergamo, Lodi, Cremona o Brescia. Fontana ha aggiunto che il problema riguarda alcuni territori in cui il virus stava circolando da mesi senza che nessuno si accorgesse. La densità abitativa molto alta e la mobilità molto elevata tra le varie zone hanno fatto sì che, nell’inconsapevolezza iniziale della presenza del virus, il nemico entrasse in molti corpi.

Movida e assembramenti

Attilio Fontana ha commentato l’ipotesi di distribuire degli osservatori con pettorina blu, per controllare eventuali assembramenti nella movida. “Sono dell’opinione che, più che la repressione, valga la convinzione. Bisogna far capire ai giovani, e non solo, che si deve tenere duro ancora per qualche settimana. Gli assembramenti sono pericolosi per loro stessi e per gli altri; se nei giovani il virus è meno aggressivo, rischiano comunque di essere un veicolo per infettare genitori o nonni”.

“La politica deve tornare autorevole”

Un commento anche sulle parole del ministro Bonafede, che ha parlato di terremoto che investe la magistratura, annunciando un progetto di riforma del Csm. Secondo il presidente Fontana gran parte della colpa sta nella politica, che non riesce a tornare ad essere autorevole. “Sbaglia chi crede che tramite gli interventi della magistratura si possano cambiare gli equilibri, è la politica che deve fare le scelte, non le inchieste giudiziarie”.

La strategia sui tamponi

Infine, il presidente Fontana ha parlato della questione tamponi. I numeri della Lombardia non sono paragonabili a quelli del Veneto, di conseguenza neanche la strategia sui test. “Dall’inizio vorrei fare più tamponi, inizialmente provavamo a ricostruire tutti i contatti dei contagiati, quando sono aumentati i casi l’Iss ha detto di dedicarsi solo ai sintomatici”. Purtroppo, ha aggiunto Fontana, è vero quanto si legge sui giornali: mancano i reagenti, o non possono essere utilizzati e sono prenotati da altri Paesi. La speranza è che, allentandosi l’emergenza nel resto del mondo, la situazione possa sbloccarsi.


Argomenti

  • attilio fontana
  • decessi
  • emergenza
  • lombardia