Lotta ai cambiamenti climatici. L'Ue rischia di perdere 1.000 miliardi su clima ed energia.
18 ottobre 2021, ore 08:00
Senza azioni comuni per favorire la transizione l’Unione europea rischia di perdere circa il 5,6% del prodotto interno lordo
Oltre mille miliardi di euro, circa il 5,6% del Prodotto interno lordo dell'Unione è quanto rischia di perdere in termini di crescita e prosperità l'Europa ogni anno, a partire dal 2050, se non vincerà la sfida che per realizzare la transizione energetica necessaria al fine di raggiungere l'obiettivo di zero emissioni.
I conti del Parlamento europeo
I conti su costi e benefici della decarbonizzazione del sistema energetico europeo necessario nel quadro della lotta ai cambiamenti climatici sono contenuti in un rapporto del servizio studi del Parlamento europeo che è stato chiesto dalla commissione per l'industria, la ricerca e l'energia. Il lavoro svolto è servito a valutare le conseguenze presunte macro-economiche della mancanza (ma anche della presenza) di azioni ambiziose e comuni che l’Ue dovrà mettere in campo per ridurre drasticamente le emissioni di gas a effetto serra.
Lo studio
Dallo studio emerge che il costo complessivo della mancanza di azioni forti e coordinate a livello Ue potrebbe arrivare a 464 miliardi già nel 2030, quindi raggiungere quota 1.029 miliardi nel 2050. La principale voce a incidere sul rapporto costo-benefici a metà secolo sarà quella di una transizione "equa" e attenta "a non lasciare nessuno indietro". Se ben gestita, la trasformazione dovrebbe portare vantaggi economici stimati in 261 miliardi l'anno. Ma c'è il rischio che la mancanza di azioni strategiche a livello europeo per affrontare le questioni della volatilità e dell'aumento dei prezzi dell'energia penalizzi le fasce più povere della popolazione e riduca sostanzialmente i benefici.
Il conto del riscaldamento globale
Altra voce importante del bilancio della transizione è quella del contenimento del riscaldamento globale in 1,5 gradi. Se l'obiettivo sarà raggiunto si potrà evitare di pagare danni per 203 miliardi l'anno che altrimenti peseranno sui conti europei e nazionali.
Le azioni allo studio dell’Ue
Quattro le azioni che, secondo lo studio del Parlamento eurpeo, dovrebbero essere intraprese a livello comunitario per assicurarsi che la decarbonizzazione abbia un impatto macro-economico positivo. Il più importante è quello di puntare e investire sull'innovazione e soprattutto agire con misure mirate per assicurare che i costi della transizione non penalizzino le fasce più povere e vulnerabili della popolazione. Quindi servirà procedere con decisione per creare un mercato energetico più integrato, con una maggiore diversificazione delle fonti e senza sussidi distorsivi. Infine, la necessità di perseguire una politica energetica comune più efficace e credibile soprattutto nei confronti dei Paesi terzi fornitori delle materie prime.