Luca Argentero a RTL 102.5: “La prima puntata di DOC ha delle bombe micidiali, ma è solo l’anticipazione di una stagione pazzesca"

Luca Argentero a RTL 102.5: “La prima puntata di DOC ha delle bombe micidiali, ma è solo l’anticipazione di una stagione pazzesca"

Luca Argentero a RTL 102.5: “La prima puntata di DOC ha delle bombe micidiali, ma è solo l’anticipazione di una stagione pazzesca"


Luca Argentero, Sara Lazzaro, Gianmarco Saurino, Matilde Gioli, Pierpaolo Spollon e Giusy Buscemi sono stati ospiti oggi su RTL 102.5 in occasione del #DocDay per parlare della nuova stagione di “Doc – Nelle tue mani”, in onda domani sera alle 21.25 su Rai 1

In diretta su RTL 102.5, in occasione del #DocDay, sono intervenuti i protagonisti di “Doc – Nelle tue mani” e hanno raccontato la nuova stagione della serie tv, le loro sensazioni e qualche spoiler.

LE SENSAZIONI DEI PROTAGONISTI DI “DOC – NELLE TUE MANI”

Luca Argentero: “Mi sento molto bene, con un po’ di ansia, ma credo sia normale alla vigilia di una messa in onda così. La prima puntata ha già delle bombe micidiali ma, ne parlavo con un paio di persone che hanno visto la prima puntata, mi dicevano che non è possibile che in una puntata siano successe così tante cose. Io ho risposto che la prima puntata è la più soft di tutta la stagione, è un’anticipazione di ciò che succederà per arrivare a un finale di stagione pazzesco. Il mio ruolo mi impone di rimanere calmo, dentro sono un vulcano. Con la prima stagione abbiamo fatto un risultato talmente eccezionale che le aspettative sono alte, è normale che sia così. Alla fine della lavorazione con i miei compagni abbiamo detto che indipendentemente da come andrà, dobbiamo essere orgogliosi del nostro lavoro. Portare su Rai 1 una serie così avvincente, così densa, dopo otto mesi di durissimo lavoro, deve renderci orgogliosi a prescindere. La nostra serie è vista in mezzo mondo, l’abbiamo venduta in altri cento Paesi e stiamo già lavorando a un grande progetto. Questo lavoro è fatto anche di numeri, del risultato del giorno dopo, però quest’ansia non è legata al risultato: rifare ciò che abbiamo fatto in passato è difficile, è legato al fatto di dare la giusta soddisfazione alle persone che si sono innamorate di questa serie. Parlare di medicina, medici e infermieri in quest’epoca è davvero incredibile, come se la nostra storia avesse intercettato un momento storico. La mia ansia dopo la prima stagione si è dipanata quando medici e infermieri ci hanno detto che si sono sentiti ben rappresentati, quella era una mia preoccupazione in un momento così delicato. Adesso da un punto di vista nozionistico ne so sicuramente più di prima”.

Siamo un gruppo affiatato, ci vogliamo molto bene. Non sono in ansia, sono entusiasta, quindi le attese le affronto con eccitazione entusiasta, non con ansia. Le cose possono sempre andare bene o male, però so quello che abbiamo vissuto in questi otto mesi di lavoro, racconteremo delle scene molto belle. I nostri sceneggiatori ci hanno regalato delle storie interessanti, il pubblico apprezzerà il lavoro che abbiamo fatto”, ha raccontato Matilde Gioli.

“DOC – NELLE TUE MANI”: DOVE CI SIAMO LASCIATI E L’ARRIVO DEL COVID

Lorenzo – alias Gianmarco Saurino – lo lasciamo in un momento di meditazione rispetto alla vita, all’esistenza, alla medicina in generale. Non sappiamo ancora se avrà voglia di continuare a fare questo lavoro e se avrà voglia di continuare a farlo nel nostro reparto”, ha detto Luca Argentero.
Siamo arrivati alla fine della prima stagione in cui tutti i personaggi sono a un bivio”, ha spiegato Sara Lazzaro. “Noi abbiamo ambientato tutto nel 2020 a Milano, era necessario parlare anche del covid. Abbiamo dovuto gestire il covid anche in questa seconda stagione, continua ad essere parte della nostra lavorazione continuamente. C’era una coerenza degli stati d’animo che forse portavamo dentro come attori nei personaggi, tutti noi abbiamo vissuto qualcosa di personale con il covid, la stessa cosa anche i personaggi”.

Gianmarco Saurino ha raccontato che “Parlare del covid in finzione, mentre il covid è reale, è una cosa che ci ha causato una bidimensionalità quasi schizofrenica. Il covid ci ha interrotto a due settimane dalla fine delle riprese, una cosa che ci ha spaventato molto. Dividere una serie a metà è stata una cosa molto strana. Quest’anno invece esce tutta attaccata, sono otto serate, che poi diventeranno nove perché in mezzo c’è la serata di Sanremo”.

“DOC – NELLE TUE MANI”: UNA SERIE TV REALE

Pierdante Piccioni insieme a Raffaele Landolfi sono due medici che hanno avuto un ruolo attivo nella sceneggiatura medica.
Questa serie, infatti, dal punto di vista professionale non fa una piega”, ha raccontato Gianmarco Saurino. “Viene tutto verificato. Le persone hanno apprezzato il modo in cui ognuno di noi si pone nei confronti dei pazienti, quest’empatia gigantesca nei confronti della storia dei pazienti”, ha aggiunto.
Sara Lazzaro ha raccontato: “È importante che quello che diciamo abbia un senso, perché rende tutto molto più vero e il nostro lavoro viene anche semplificato. La cosa bella è che molti ragazzi ci hanno scritto di aver ritrovato la voglia di continuare a studiare per fare i medici grazie alla serie tv”.
Nella serie tv viene rappresentato il ritorno alla normalità, anche se ancora non siamo tornati a vivere come una volta. “È stato molto difficile perché stavolta si va sul piano umano e personale. Si tratta di distruggere le personalità della prima stagione e di ricrearle. Attorialmente è stato pesante, ci sono state scene emotive molto forti”, ha detto Pierpaolo Spollon.
Non sono un vero e proprio medico nella serie, sono uno psicologo e ho fatto degli incontri con uno psicoterapeuta molto bravo che ha provato a riassumere anni di lavoro in alcuni incontri per farmi capire quello che è l’approccio al mestiere. È stato molto interessante”, ha raccontato Giusy Buscemi.
Io per prepararmi ho fatto due settimane di tirocinio al Policlinico Gemelli di Roma”, ha detto Pierpaolo Spollon. “Mi attaccavo ai medici, andavo ovunque, mi hanno portato perfino nella zona rossa, dove si ricevono dei pazienti più gravi. Sono svenuto circa cinque volte”, ha concluso Spollon.

IL TRIANGOLO AMOROSO IN “DOC – NELLE TUE MANI”

Luca Argentero ha parlato del triangolo amoroso a cui assisteremo. “Qualcuno riaffiora dal passato. Una collega che io e Agnese – Sara Lazzaro – non vedevamo dai tempi dell’università rappresenta quella categoria di medici che è un po’ salita alla ribalta di tutte le tribune televisive e radiofoniche degli ultimi due anni. È normale che una figura come la sua arrivasse nel nostro reparto. Arriva per una banale consulenza, ma si ritroverà a essere uno dei cardini della nuova stagione, proprio perché con l’arrivo del covid il loro ruolo diventa fondamentale, quindi giustificato all’interno di un reparto. Del triangolo amoroso non solo non vi voglio dire niente, ma quello che succederà più avanti e la soluzione a cui arriverà questo dilemma è, ai miei occhi, la meno scontata e la più interessante possibile”.

Giustamente Luca diceva che questa presenza cambierà un po’ gli equilibri all’interno del reparto”, ha detto Sara Lazzaro. “È una presenza del passato, già nel primo episodio capiremo che c’è qualcosa di personale tra queste persone. Quando Doc e Agnese si fidanzarono ai tempi dell’università, Cecilia ci rimase male”.
Anche Matilde Gioli ha commentato la storia d’amore tra lei e Doc. “Quando il doc si sveglia, nella prima serie, e non mi riconosce, è un momento forte. Il fatto di non essere riconosciuto dalla persona che ami è una roba massacrante, a volte cerco di mettermi nei panni di questa donna. Ogni tanto devo ricordarmi di questo trauma che ha vissuto, devo sempre portarlo il peso di questo terribile evento, a volte in alcune scene mi dimenticavo, però immaginate voi di andare davanti alla persona che amate e di non essere riconosciuti. Devo fare una confessione: nella mia vita, l’80% delle volte in cui incontro le persone, non so con chi sto parlando. Cerco di fare delle domande per avere degli indizi”. E sul triangolo amoroso ha detto “diciamo che Giulia, il mio personaggio, non ha vita facile. Posso dirvi, di quel pochissimo che posso rivelare, che Giulia inizia con un nuovo spirito. Ha preso atto che non esiste più quello che c’era con doc, perché lui non è più lo stesso uomo. Lei si taglia i capelli, e quando una donna si taglia i capelli significa un po’ che si sta cambiando. Nella seconda stagione lei si ammorbidisce molto, prova a riporsi nei confronti della vita con un po’ più di apertura. Ma la vita, quando ti apri, ti frega un po’. Riperderà fiducia nei confronti dell’amore e della vita, è una di noi”.

“DOC – NELLE TUE MANI”: TRATTO DA UNA STORIA VERA

La serie tv è tratta dal libro “Meno dodici” di Pierdante Piccioni, che è il vero DOC, ovvero il medico che nella vita in seguito a un incidente ha perso dodici anni di memoria.
Pierdante lo abbiamo molto più che conosciuto”, ha raccontato Luca Argentero. “Pierdante è diventato una parte integrante della lavorazione, ci ha raccontato il suo mondo per farci capire che cosa è significato perdere dodici anni di memoria. Nella prima stagione c’è molta autobiografia, in questa seconda ci discostiamo un po’ dalla storia personale di Pierdante per poi partire con il vero format di Doc. A me ha colpito molto lo sguardo di Pierdante quando ci siamo incontrati e anche i suoi racconti, che riguardano l’aspetto personale e privato. Il modo in cui si vede il mondo dopo che ti succede quello che gli è successo. Lui mi ha spiegato che quando apri gli occhi e il mondo intorno a te è cambiato, vuol dire che devi riadattare il cervello a una nuova realtà. Con il Doc ci sentiamo spesso, ogni venerdì mattina quando uscivano i dati ci sentivamo sempre”.

Pierdante Piccioni, in diretta durante l’intervista, ha raccontato: “Ho trovato il mondo più invecchiato, colleghi che ricordavo di aver visto un mese prima che rivedevo senza capelli, con le borse sotto gli occhi. Pensavo che dovevano stare proprio male se in un mese si erano trasformati così. Oltre che per l’aspetto personale, quindi moglie e figli, mi sono perso l’esplosione tecnologica, quindi internet. Non c’era whatsapp. Io ero rimasto agli SMS e basta. Come ripeto sempre, mi prendevano anche in giro: quella più divertente è che mi hanno fatto vedere la foto di un uomo di colore alto, pensavo fosse un giocatore dell’NBA, invece era Obama”.

LA SORPRESA A PIERDANTE PICCIONI IN DIRETTA SU RTL 102.5

“Una volta ritornato a fare il medico, riconquisto il mio ruolo, avevo voglia di ritornare a fare il primario”, ha raccontato Pierdante Piccioni.
Mentre facevo il primario al pronto soccorso di Codogno, ho sentito una voce famigliare. In quel periodo, nel 2016, ero alla disperata ricerca dei miei 12 anni di buco nero. Ho pensato che quella voce l’avevo già ascoltata, ho inseguito la voce, ho trovato davanti a me una bella signora bionda con gli occhi azzurri, la proprietaria della voce. Mi sono presentato e lei mi ha risposto: la voce era quella di Ivana Faccioli. In realtà questo era un ricordo di dopo, me lo hanno confermato poi i miei figli, mi ero messo da qualche anno ad ascoltare RTL 102.5 ma io non lo ricordavo. Era diventata una voce famigliare quella di Ivana. Il primo incontro con lei è stata una delusione cocente, perché non era il ricordo che sognavo, ovvero del periodo dell’amnesia, però sono riuscito a trasformare quell’incontro in tanti nuovi bei ricordi”, ha detto Pierdante Piccioni.

Ivana Faccioli, la direttrice delle news di RTL 102.5, in diretta a sorpresa ha commentato il suo incontro con Pierdante Piccioni così: “L’ho conosciuto in un frangente davvero neutro, senza conoscere la sua storia, e ho riscontrato da subito la sua disponibilità e empatia. Siamo sempre rimasti in contatto, è sempre il mio DOC di riferimento”.

Sto lavorando a Lodi in questo momento, la situazione lombarda è come quella italiana, ce la stiamo facendo! Volevo solo dare questo messaggio di speranza, perché è la realtà”, ha detto Pierdante Piccioni. “Sono legato a filo doppio a RTL 102.5: oltre al legame con Ivana, Enrico Galletti ha frequentato il mio stesso liceo e mi ha intervistato prima di diventare giornalista, prima di arrivare qui”, ha concluso.

SPOILER

Sappiamo che nella nuova stagione ci sarà un intreccio amoroso. La caposala avrà una storia con uno dei medici.
Luca Argentero è irremovibile, niente particolari, dunque. “Scoppierà una grande passione. Non escludete me, non si sa mai. Domani sera vedo la prima puntata a casa, sono previste alcune attività social: sarà un misto di piacere di vederla e di intrattenere il nostro pubblico”.
La dottoressa Ferrari entra nella squadra di DOC. “La dottoressa Ferrari entra nella squadra di DOC come psicologa che aiuta i medici a superare dei disturbi post traumatici”, ha raccontato Giusy Buscemi. "In questo caso il covid viene considerato un trauma, quindi disturbi da post covid. Lo farò offrendo accoglienza, assistenza. Possiamo anche spoilerare che Riccardo – Pierpaolo Spollon – ha avuto necessità particolari. Tante cose sono legate al covid ma non solo a quello”, ha detto Giusy Buscemi.
Il covid è stato trattato come problematica postuma, ovvero dopo la pandemia, ciò che lascia mentalmente e psicologicamente”, ha spiegato Pierpaolo Spollon.



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