Luca Morisi, l’ex guru social della Lega indagato per droga, “Chiedo scusa per errori personali, non ho commesso reato”
27 settembre 2021, ore 10:59
L’ideatore della campagna social della Lega guidata da Matteo Salvini, risulta indagato dalla Procura in Veneto per cessione di stupefacenti. Morisi aveva lasciato l’incarico alcuni giorni fa per questioni famigliari
Luca Morisi, a capo della cabina di regia della Bestia, la macchina della comunicazione social di Salvini, si scusa con il leader della Lega e con il partito. L’ex guru dei social è stato iscritto nel registro degli indagati a Verona per cessione e detenzione di droga. Morisi parla, in una nota, di errori personali, di fragilità esistenziali irrisolte ma sottolinea “non ho commesso alcun reato”. I carabinieri hanno trovato una sostanza liquida nella sua cascina a Belfiore, mentre tre ragazzi fermati lo scorso agosto lo accuserebbero di aver ricevuto sostanze stupefacenti da lui, sostanze su cui sarebbero in corso accertamenti.
MORISI, NON HO COMMESSO NESSUN REATO, MA MIA VICENDA E' GRAVE CADUTA COME UOMO
Morisi scrive nella nota "Non ho commesso alcun reato ma la vicenda personale che mi riguarda rappresenta una grave caduta come uomo: chiedo innanzitutto scusa per la mia debolezza e i miei errori a Matteo Salvini e a tutta la comunità della Lega a cui ho dedicato gli ultimi anni del mio impegno lavorativo, a mio padre e ai miei famigliari, al mio amico di sempre Andrea Paganella a fianco del quale ho avviato la mia attività professionale, a tutte le persone che mi vogliono bene e a me stesso". L’ex guru torna sulle dimissioni dai suoi ruoli all'interno della Lega, presentate il 1 settembre “E’ un momento molto doloroso della mia vita, rivela fragilità esistenziali irrisolte a cui ho la necessità di dedicare tutto il tempo possibile nel prossimo futuro, contando sul sostegno e sull'affetto delle persone che mi sono più vicine".
PROCURA, MORISI INDAGATO PER PRESUNTA CESSIONE DROGA
La Procura di Verona conferma l’indagine, il procuratore della Repubblica di Verona Angela Barbaglio spiega "Si tratta di un fatto banale per quanto riguarda l'autorità giudiziaria. Morisi è iscritto nel registro degli indagati per supposta cessione di sostanza stupefacente, sulla cui natura si attende ancora l'esito delle analisi". Morisi non è stato ancora sentito dai magistrati, "Mi risulta - prosegue Barbaglio - che il difensore dell'indagato abbia preso contatto con il pm titolare dell'indagine - Stefano Aresu ndr. - immagino per parlare degli atti del procedimento".