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Con Sara Calogiuri, Emanuele Carocci, Jennifer Pressman e Luca Viscardi

Lucio Corsi a RTL 102.5: “Il disco contiene tanti personaggi e parla di amore, amicizia, passato e tante altre cose. Non vedo l’ora dei live, vorrei stare in tour tutta la vita”

Lucio Corsi a RTL 102.5: “Il disco contiene tanti personaggi e parla di amore, amicizia, passato e tante altre cose. Non vedo l’ora dei live, vorrei stare in tour tutta la vita”

Lucio Corsi a RTL 102.5: “Il disco contiene tanti personaggi e parla di amore, amicizia, passato e tante altre cose. Non vedo l’ora dei live, vorrei stare in tour tutta la vita” Photo Credit: Simone Biavati


Nel corso di “The Flight”, l’artista ha presentato in diretta radiofonica “Volevo essere un duro”, il nuovo album rilasciato oggi

Lucio Corsi è stato ospite di RTL 102.5, in compagnia di Matteo Campese e La Zac, per presentare “Volevo essere un duro”, il nuovo album rilasciato oggi. Il quarto album in studio si compone di nove tracce, tutte scritte e composte da Lucio Corsi e Tommaso Ottomano, che ne hanno curato anche la produzione insieme ad Antonio “Cuper” Cupertino. A popolarle, molti personaggi come “Francis Delacroix”, amico fotografo, Rocco compagno delle medie in “Let There Be Rocko”, e “Il Re del rave”, sagoma romantica e sgangherata. Ad aprire e chiudere la narrazione musicale del disco, anche i brani già editi “Tu sei il mattino”, che ci narra di come il tempo scorra inesorabile, come la corrente di un fiume che ci tira sempre e solo da una parte, e “Nel cuore delle notte”, una canzone sull’amicizia, una lunga coda di pianoforte sull’autostrada della luna, oltre a “Volevo essere un duro”, in gara alla 75esima edizione del Festival di Sanremo. Ai microfoni di RTL 102.5, Lucio Corsi ha raccontato: «Oggi è uscito il disco nuovo, si intitola come la canzone che ho portato a Sanremo ed è un giorno bello, sono molto felice. È un titolo che rappresenta bene gli argomenti del disco: parla del passato, dei ricordi, ma anche di un’adolescenza re-inventata, mischiata a quella di altre persone, così che una volta che guardi quando mescoli le carte del passato ti sorprende. È una cosa che di solito fa il futuro, perché nel bene o nel male il futuro ti sorprende, il passato invece lo conosci già e cambia anche i passi che farai domani». «Parla di amicizia, amore e varie cose. Una cosa di cui sono felice è che ci sono tanti personaggi, come se fosse un palazzo o un paese, tante figure. Io amo le canzoni che raccontano le storie di qualcuno, è un modo di fare canzoni che oggi si fa sempre meno perché si parla più di una sensazione inerente a un preciso momenti storico. Quelle con i personaggi invece sono senza tempo ed è una cosa che mi affascina, bisogna continuare a farlo. La letteratura mi influenza ed è davvero affascinante, ti emoziona, ti suscita qualcosa, c’è del positivo nelle fiabe ma anche l’oscurità ti trasmette delle emozioni potenti. Le canzoni ti smuovono dentro tante cose. Non credo di avere nessun tipo di saggezza, però spero un giorno di averla. Il cambiamento, la maturazione e l’invecchiamento ci vuole, gli eterni fanciulli non mi convincono» continua Lucio Corsi.


Sanremo 2025

Cantautore toscano, Lucio riesce a rendere armonioso il rock d’autore e le sonorità folk insieme, trasformando le sue atmosfere surreali in poesia e legando un mondo a tratti grottesco ad una struttura musicalmente ricchissima. A febbraio, l’artista ha partecipato per la prima volta al Festival di Sanremo con il brano “Volevo essere un duro”, classificandosi secondo. «Lavorare con Carlo Verdone mi ha fatto riflettere sull’idea di partecipare a Sanremo e prendere quella strada lì, è stato tutto così allineato, un Carlo dopo un altro Carlo e l’album in lavorazione. Io ho mandato il pezzo perché mi sentivo nel momento giusto di provare ad andare davanti a quell’occhio così grande. Mi servivano tutti quegli anni e quell’esperienza per essere pronto a fare quell’esperienza e penso che sia stata una buona scelta perché sono arrivato con delle fondamenta sotto i piedi e mi ha dato la tranquillità di andare lì e fare ciò che ho imparato a fare nel corso di questi 10 e passa anni. Ero tranquillo, avevo i miei strumenti, Tommaso, le cose che ho sempre amato e ho inseguito quello che ho sempre inseguito da ragazzino ovvero le canzoni e le parole. Sono andato lì facendo quello che faccio di solito, ero me stesso» ha raccontato Lucio Corsi nel corso di “The Flight”. «Il duetto con Topo Gigio per me è stato molto bello perché tornava sotto tanti punti di vista: sia musicali, perché Topo Gigio esordì con la voce di Modugno, che è stato il primo cantautore a vincere Sanremo con “Nel blu dipinto di blu” nel 1959, e poi rappresenta quella televisione degli anni ’70 e ’80 che non ho vissuto ma ho recuperato e mi sembra molto più ampia e con spazi di immaginazione rispetto a quella di oggi. Di questi tempi è tutto molto rapido ed era un tentativo di riportare un momento di televisione diversa, al quale sono molto legato» ha rivelato l’artista in merito al duetto con Topo Gigio sulle note di “Nel blu dipinto di blu”.


Eurovision Song Contest 2025

A maggio, Lucio Corsi rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest 2025 di Basilea, dal 13 al 17 maggio. «Portiamo avanti l’idea che abbiamo portato a Sanremo, con lo stesso intento di mettere in luce la canzone, le parole e gli strumenti per quel che si può. Stiamo inseguendo quest’idea di canzone e andiamo lì senza tanti fuochi d’artificio, incentrando il discorso su queste cose. Gli altri partecipanti non si possono chiamare rivali, perché della musica amo il fatto che non sia una competizione o una gara. Gli altri partecipanti non li conosco e sono curiosi di scoprirli sul posto e vivermi questa esperienza. Non mi aspettavo di arrivare secondo a Sanremo che mi si presentasse l’occasione e la possibilità di andare all’Eurovision. Con Tommaso ci siamo detti “Siamo in ballo, balliamo, andiamo e facciamo il nostro anche lì, con la stessa direzione”» ha rivelato Lucio Corsi in diretta su RTL 102.5.


I live del 2025

Ad aprile avrà inizio il “Club Tour 2025” che vedrà Lucio Corsi esibirsi nelle principali città italiane e sarà l’occasione per riabbracciare il cantautore nella dimensione live, a lui cara, ed ascoltare i brani del suo nuovo album. La tournée ha già registrato il tutto esaurito ed avrà inizio il 10 aprile dall’Afterlife di Perugia (data zero), per poi fare tappa a Bologna, Venaria Reale (TO), Firenze, Roma, Napoli, Padova e si concluderà con due date all'Alcatraz di Milano previste per il 29 aprile 2025 e il 4 maggio 2025. A queste, si aggiungono ora le tappe del tour “Estate 2025” nei più importanti festival italiani, che comprendono anche gli imperdibili appuntamenti di “Ippodromi 2025” di Roma e Milano: si parte il 17 giugno dall’Arena in Fiera di Cagliari, proseguendo poi con i live a Roma, Bologna, Trento, Genova, Lido di Camaiore, Perugia, Collegno, Arezzo, Caserta, Sassari, Termoli, Montecosaro (MC), Laghi di Fusine (UD), Catania, Castelbuono (PA), Locorotondo (BA), Lecce, Lamezia Terme (CZ), San Mauro Pascoli (FC), Mantova per concludere il 7 settembre al Milano Summer Festival (Ippodromo Snai San Siro) di Milano. Ai microfoni di RTL 102.5, l’artista maremmano ha raccontato la sua visione dei live: «Prima dell’Eurovision ci sono un po’ di date live. Ad aprile partirà il Club Tour e sono molto contento perché il momento del concerto per me è uno dei più belli, si sta bene perché si sta con gli strumenti tra le mani, davanti agli occhi delle persone e poi sono con i ragazzi con cui suono dal liceo ed è una famiglia che si sposta. Ci divertiamo con tanti strumenti: un sacco di chitarre, armonica, pianoforte, organo, batteria, armonica a bocca… È un concerto che non vuole riprodurre il disco nella sua perfezione, a me piace quando un live è qualcosa di differente rispetto al disco, perché deve vivere di altre cose, un po’ alla vecchia ma con il giusto modo di intendere il live. La musica non deve essere solo nelle orecchie, ma anche nell’aria. Per i concerti agli Ippodromi saremo in 7 sul palco ma vorrei fare una formazione allargata, con alche fiati, cori e percussioni. È una cosa che sogno da tanti anni. Non vedo l’ora, vorrei stare in tour tutta la vita».



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