30 agosto 2022, ore 10:14
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è stato ospite questa mattina durante Non Stop News con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro
IL CARO ENERGIA
“Noi ieri come Impegno Civico abbiamo presentato la nostra proposta. Serve un decreto taglia bollette che paghi alle imprese l’80% della bolletta, perché ci sono imprenditori che a luglio di quest’anno hanno pagato una bolletta dieci volte più alta dello scorso anno. Se non paghiamo l’80% delle bollette alle imprese, l’unica cosa che otterremo è che chiuderanno, che perderemo posti di lavoro, dovremmo pagare la cassa integrazione e perderemo introiti di tasse e contributi. Fino alla fine dell’anno perché questa è una misura emergenziale, ma mentre noi diamo respiro alle imprese dobbiamo ottenere il tetto massimo al prezzo del gas. Non credo che riusciremo ad ottenerlo all’interno del governo Draghi con Salvini e il centrodestra che non sono d’accordo con il tetto massimo al prezzo del gas, un obiettivo che dobbiamo ottenere a livello europeo. Ma è anche una sanzione a Putin, perché se diciamo che il prezzo del gas non deve andare oltre a una cifra in tutta Europa, noi diamo meno soldi a Putin. C’è un’ambiguità della coalizione di destra su questo che sta bloccando l’azione del nostro governo che è in carica con gli affari correnti, quindi non può fare tutto su questo versante e l’hanno fatto cadere questo governo Salvini e Conte”.
IL CENTRODESTRA AL GOVERNO E LA COMMISSIONE D’INCHIESTA SU RUSSIA E PARTITI
“Il tema è semplice. La coalizione di destra ha già fatto proposte per cento miliardi di euro, proposte che sfascerebbero i conti. Rischieremmo il fallimento come nel 2011 quando erano al governo e questo significherebbe prosciugare i risparmi degli italiani, perché quando c’è rischio fallimento si alzano le tasse. Io li chiamo il trio sfascia conti. Il partito della Meloni stamattina ha fatto sapere che non è d’accordo sulla nostra proposta di Impegno Civico sulla commissione d’inchiesta per accertare relazioni tra mondi politici finanziari russi e alcuni partiti italiani. Quello è un punto importante perché se il prezzo del gas è ancora così alto è perché Putin ci sta ricattando, se mettiamo il tetto massimo al prezzo del gas blocchiamo Putin. Ci sono partiti di destra che stanno bloccando il tetto massimo al prezzo del gas, come quello di Salvini. Dopo che l’ambasciata russa stava per pagare in rubli il biglietto a Salvini per andare a Mosca, che applaudiva a Conte quando faceva le risoluzioni contro l’Unione Europea, credo ci sia qualcosa da accertare e io voglio farlo e noi come Impegno Civico l’abbiamo proposto con una commissione d’inchiesta. Mi è dispiaciuto vedere che i partiti della coalizione, incluso quello della Meloni non siano d’accordo e questo è inquietante”.
LE ACCUSE A DI MAIO
Di Maio viene accusato di usare il ruolo di Ministro degli Esteri per dire in giro nel mondo che, se vincesse la destra, per l’Italia sarà una catastrofe. “Io lo dico in Italia, faccio la campagna elettorale in Italia. Nel mondo se li ricordano questi signori qua, perché nel 2011 Berlusconi dovette dimettersi mentre stavano saltando i conti dello Stato. Non c’è bisogno di Di Maio che va a dirlo in giro. Io non voglio demonizzare nessuno, noi però dobbiamo fare proposte credibili in questa campagna elettorale. Se noi oggi proponiamo il salario minimo e il salario equo è perché lo stavamo facendo già nel governo Draghi prima che lo facessero cadere. Il problema dei giovani non è mandarli a fare la leva militare obbligatoria, ma sono pagati tre euro l’ora e sfruttati e in altri casi sono pagati oltre nove euro l’ora, in ogni caso troppo poco per i loro studi e la loro esperienza. Siamo gli unici che propongono il salario equo, pagare le persone per ciò che valgono e anche l’equo compenso per le partite iva, che significa pagare i professionisti per quello che valgono”.
LE SANZIONI ALLA RUSSIA
Cosa risponde a chi dice che le sanzioni alla Russia stanno facendo più male all’Occidente che ai russi? “Questo fa parte della propaganda russa a cui qualcuno crede, ma andate a vedere i Paesi che non hanno messo le sanzioni, sono messi peggio di noi. Il tema è che in questo momento una potenza nucleare ha invaso l’Ucraina, quindi il continente europeo. Così facendo ha creato un effetto shock su tutti i mercati, per questo la vera sanzione a Putin è il tetto massimo europeo al prezzo del gas, perché gli diamo molti meno soldi e gli facciamo capire che siamo uniti. Stamattina la Germania apre al tetto massimo al prezzo del gas europeo, ma in Italia non c’è unità. Salvini è partito da prima gli italiani a prima gli interessi di Putin, mi sembra”.
IMPEGNO CIVICO
Siete alleati con gli anti-NATO. “Questa coalizione è europeista e atlantista, anche perché in questo momento storico senza l’Europa non avremmo avuto i duecentotrenta miliardi del piano nazionale di ripresa e resilienza. Mi inquieta che ci sia chi vuole aprire e rinegoziare il piano nazionale di ripresa e resilienza. Posso dire che negli accordi che abbiamo fatto c’è questo valore, non possiamo dire la stessa cosa dall’altra parte. Ci sono due coalizioni che si presentano a queste elezioni: quella che io chiamo lo sfascia conti, Berlusconi che vuole andare a fare il presidente del Senato e Salvini ministro dell’Interno, e poi la coalizione progressista che in questo momento significa più sicurezza per gli italiani e soldi dall’Europa per affrontare la crisi che stiamo vivendo”.
Che cos’è Impegno Civico rispetto al M5S? “Insieme ad altri parlamentari abbiamo avuto sempre un’idea, ovvero raccogliere le istanze ai cittadini, portarle al governo e fare le riforme. Quando hanno buttato giù il governo si è rotto totalmente il feeling. Ciò che penso è che questo progetto da una parte tende a tutelare gli obiettivi sociali che in questo Paese servono, dall’altra parte ci sono le imprese che stanno salvando lo scotto più alto della crisi energetica e se chiudono le imprese perdiamo posti di lavoro e la crescita economica del Paese. Questi obiettivi li portiamo avanti in una coalizione che mira a battere l’altra”.
La diffida a Impegno Civico. “Il Ministero dell’Interno ci ha autorizzati a presentarci, siamo sulla scheda elettorale. Nei prossimi giorni ci vedrete sulla scheda elettorale”.
PREMIERSHIP NEL CENTROSINISTRA E LETTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Nel centrosinistra si parla meno di premiership. Per lei il premier deve essere Letta? “Se ci saranno le condizioni per me dovrà tornare Mario Draghi. In questo momento storico, da una parte abbiamo una coalizione in cui ogni giorno si pensa a chi debba fare il premier e non sono d’accordo. Tutto questo, in un momento storico così difficile non crea altro che insicurezza e instabilità agli occhi di chi ci dà i soldi in Europa e ci difende. Ho sperimentato nell’ultimo anno e mezzo quanto il fatto che Draghi fosse ai tavoli internazionali rassicurante di per sé”. Letta premier? “Io di Enrico Letta mi fido totalmente, se questa coalizione fa sempre più squadra è in grado di vincere. Siamo una coalizione in grado di portare al governo di questo Paese delle riforme importanti senza sfasciare i conti e creare instabilità economica”.
I SONDAGGI
Gli ultimi sondaggi la danno oltre lo 0,7%. Che risultato definirebbe buono? “Ci sono altri sondaggi che ci danno già vicini al 3%. Mi aspetto un ottimo risultato, supereremo la soglia del 3%. Vogliamo portare avanti obiettivi e aiutare le imprese, famiglie e lavoratori rispetto al caro energia. Avevamo detto a tutti di non far cadere il governo perché l’estate sarebbe stata uno dei momenti più atroci di questa crisi geopolitica ed energetica. Abbiamo proposto il decreto taglia bollette perché oggi ci sono imprenditori che stanno decidendo se indebitarsi ulteriormente e chiudere a fine anno o chiudere subito ed evitare di fare altri debiti”.
IL REDDITO DI CITTADINANZA
“Partiamo dal presupposto che Meloni, Salvini e Berlusconi vogliono abolirlo. Per me è una follia abolirlo soprattutto per le persone inabili al lavoro. I centri per l’impiego in Italia stanno fallendo la loro funzione quasi in tutte le regioni. Dobbiamo dirci che in questo momento votare la coalizione progressista significa fare un voto utile anche per evitare che venga abolito del tutto il reddito di cittadinanza. I navigator erano una soluzione temporanea, dovevano essere assorbiti dai centri per l’impiego regionale che hanno fallito. Sono stato il Ministro del lavoro che ci ha creduto. Io credo che in questo momento si debba andare oltre e creare un rapporto diretto. Se l’impresa ha bisogno di lavoratori dobbiamo fare in modo che l’imprenditore e il percettore del reddito si mettano in contatto. L’imprenditore propone un posto di lavoro e se non lo accetta perde il reddito. Se oggi qualcuno pensa di votare il partito di Conte per salvare il reddito in realtà quel voto fa vincere la Meloni che lo abolirà”.
GIUSEPPE CONTE E IL M5S
Come si sta muovendo Conte in questa campagna elettorale? Perché Conte difende il reddito di cittadinanza? “Per me quello non è il M5S perché Conte se ne è appropriato facendone un partito personale. Quel partito personale sta facendo una campagna intorno ad una persona e basta. Non c’è più niente della comunità che avevamo creato. Di Battista non c’è più, nessuno c’è più, nessuno è più candidato. Sul trio sfascia conti parlo così perché abbiamo visto le proposte e sono impressionanti. Il partito di Conte si è auto isolato come quello di Calenda, sono liste uniche che corrono da sole. Avevo cercato di costruire una coalizione sempre più larga, ma chi si è auto isolato si è condannato a favorire Meloni e Salvini”.
I GILET GIALLI
Errori sui gilet gialli? “Ho scritto un libro su tutti gli errori che ho fatto a differenza di chi dice di aver fatto sempre tutto giusto. Questa campagna elettorale è diventata un tiro a bersaglio contro di me, dalla mattina alla sera ed è una campagna nella quale ci sono leader che continuano ad attaccarmi dalla mattina alla sera, mentre io cerco di portarla sui temi. Proviamo a discutere di temi invece di offese personali”.
I GIOVANI E BONUS “A PIOGGIA”
La tendenza è stata esagerare con i bonus a pioggia? “Dobbiamo evitare di fare altro debito, e metterci anche in testa che il vero grande tema che stiamo sottovalutando è che l’Italia dopo il Giappone è il secondo Paese più anziano del mondo. I giovani vanno trattati come un tesoro, come se avessimo petrolio ovunque, andrebbero trattati molto meglio. Il nostro obiettivo è costruirgli una posizione di partenza in cui vieni pagato per quello che paghi. Chi è andato all’Estero per scelta e adesso vuol tornare, il più grande problema è la differenza di salario. Io sarei per razionalizzare molti bonus che non hanno neanche funzionato e costruire i presupposti per abbassare le tasse ed alzare i salari, molto più sano”.
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