02 gennaio 2025, ore 16:00
È morta Rosita Missoni, la signora dello stile italiano. Si è spenta a 93 anni
Grande protagonista dell’Alta Moda e del Made in Italy, Rosita Missoni, è morta a 93 anni. Era sposata con Ottavio Missoni dal 1953, con cui aveva fondato il celebre marchio poi esportato in tutto il mondo. I due sono rimasti uniti fino alla morte del marito avvenuta nel 2013. È stata una delle protagoniste degli anni d’oro del Made In Italy, ha lasciato la Direzioni Creativa del marchio nel 1997 ai figli Angela e Luca.
Rosita ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della moda ma soprattutto nel suo marchio dove il colore è sempre stato il simbolo della maison rendendo abiti e accessori a marchio Missoni immediatamente riconoscibili nelle vetrine degli atelier di Milano, Parigi, Londra o New York.
LA VITA DELLA FAMIGLIA MISSONI E LA STORIA DEL MARCHIO
La signora Missoni, originaria di Golasecca, in provincia di Varese, nasce nel 1931 da una famiglia di artigiani tessili. Conosce Ottavio Missoni nel 1948 a Londra durante i Giochi Olimpici e nel 1953 si sposano. Nello stesso anno decidono anche di aprire un’officina di maglieria a Gallarate, dando il via a una lunga carriera nel mondo della moda.
Il 1967 segna un anno fondamentale. Il nome di Missoni entra nelle collezioni di Palazzo Pitti a Firenze. Le modelle sfilano senza reggiseno, in quanto il colore scelto è ritenuto inappropriato, e sotto le luci i tessuti più leggeri rivelano la loro trasparenza. L'incidente genera qualche polemica, tanto che Missoni non viene invitato l'anno successivo, ma contribuisce ad accrescere la popolarità del marchio. Nel 1969, Missoni apre una nuova sede a Sumirago, in provincia di Varese, che diventa il suo quartier generale. L'iconico motivo zig zag della maglieria, con l'uso sapiente dei colori, unito alla creatività di Rosita e Ottavio, li porta a entrare nell'élite degli stilisti italiani più amati e rispettati a livello mondiale.
Nel 2014, anno seguente dalla morte del marito, Rosita Missoni viene nominata Cavaliere del Lavoro dall’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
IL RICORDO DEL MUSEO MAGA
Tra i primi a manifestare la propria vicinanza alla famiglia, il presidente e la direttrice del Museo Maga di Gallarate, Mario Lainati ed Emma Zanella. «Il team del museo e l'associazione amici del Maga - si legge in un post diffuso sui social - sono vicini alla famiglia e ricordano con affetto Rosita Missoni, indimenticabile imprenditrice, donna di grande cultura e simbolo di eleganza e creatività italiana che è sempre stata vicina al nostro museo. Il suo spirito e la sua visione continueranno a ispirarci e guidarci».
IL CORDOGLIO DALLA REGIONE LOMBARDIA
"Con la scomparsa di Rosita Missoni perdiamo una figura straordinaria, un'icona di stile e creatività che ha saputo portare nel mondo l’eccellenza lombarda e il valore dell’artigianalità italiana", così l'assessora alla Cultura della Regione Lombardia, Francesca Caruso, esprimendo il suo cordoglio. "La sua visione unica, caratterizzata da un raffinato equilibrio tra innovazione e tradizione ha rivoluzionato il mondo della moda, regalando al pubblico capi inconfondibili che narrano storie di bellezza e autenticità. Rosita Missoni è riuscita a portare la provincia di Varese nel mondo, coniugando l’artigianalità, il gusto, il colore e lo stile con l’operosità tipica dei lombardi, dimostrando il profondo legame con il territorio e la capacità di valorizzarne le radici attraverso il design. Il suo amore per il territorio lombardo e il suo impegno nel far conoscere l'eccellenza del Made in Italy - conclude - l'hanno resa una stilista di fama internazionale. Il contributo che Rosita Missoni ha offerto al mondo della moda e del design non sarà mai dimenticato e resterà un’eredità indelebile che ispirerà le generazioni future".