26 maggio 2022, ore 10:14 , agg. alle 13:58
Era uno dei simboli della Prima Repubblica, più volte ministro, ex segretario della Democrazia Cristiana ed ex presidente del consiglio. Era ricoverato da alcune settimane in seguito a un attacco ischemico. A Febbraio era stato operato per una frattura al femore. Numerosi i messaggi di cordoglio recapitati alla famiglia
È stato uno dei simboli della Prima Repubblica, uno degli ultimi esponenti della Democrazia cristiana sopravvissuti al ciclone di Mani Pulite. Questa mattina nella Casa di cura Villa dei Pini, ad Avellino, si è spento Ciriaco De Mita, ex segretario dello Scudo crociato, ex presidente del consiglio e attuale sindaco della sua città, Nusco. Negli ultimi giorni le sue condizioni si erano aggravate, a poco meno di due mesi da un lieve attacco ischemico che aveva costretto al ricovero. Nel febbraio scorso era stato anche sottoposto a un intervento chirurgico per una frattura al femore dovuta a un incidente domestico. A dare la notizie del decesso, questa mattina, è stato il vice sindaco di Nusco, Walter Vigilante
La carriera
Nato nel 1928 a Nusco, figlio di un sarto , si iscrive alla dc nel 1943, Consigliere nazionale del partito nel 1956, nel '63 deputato per la prima volta sempre rieletto fino alla legislatura 2006-2008, ad eccezione del biennio 1994-96. L’apice della sua carriera negli anni ’80. Più volte ministro, nel 1982 diventa segretario della Democrazia Cristiana. Nel 1985 il suo nome inizia a circolare come possibile successore di Sandro Pertini al Quirinale. Fu lui poi a raccontare che non aveva abbastanza stile per fare il Capo dello Stato. “A me piace l'analisi, il pensiero, mi piace chiacchierare. Un Presidente della Repubblica non può chiacchierare”, disse in un’intervista al Corriere della Sera in occasione del suo novantesimo compleanno. Nel 1988 diviene anche presidente del consiglio, carica che assume mentre resta il leader del principale partito della maggioranza. L’esperienza alla guida del governo dura comunque poco. Al tramonto della Prima Repubblica, tra il settembre 1992 e il marzo 1993, De Mita guida la commissione Bicamerale per le riforme istituzionali, e, dopo la breve parentesi del primo biennio berlusconiano, dal 1996 al 2008 torna in Parlamento. Dal 2009 al 2014 viene eletto a quello Europeo. La carriera si conclude dove tutto era iniziato, a Nusco: nel 2014 e 2019 viene eletto sindaco
I messaggi di cordoglio
Numerosi i messaggi di cordoglio giunti questa mattina alla famiglia. “Protagonista della vita parlamentare e politica italiana nella sinistra democristiana, fino all'ultimo è stato impegnato nelle istituzioni locali, come Sindaco del comune di Nusco. Alla famiglia, le condoglianze di tutto il Governo”, si legge in un messaggio di Palazzo Chigi. “Un appassionato di politica. un grande leader che non si è mai tirato indietro nel compiere scelte difficili”, ha commentato il segretario del Partito democratico, Enrico Letta. “Un grande della Repubblica. una intelligenza unica, un leader carismatico”, secondo il ministro della cultura, Dario Franceschini. “Una preghiera per Ciriaco De Mita: al di là delle diverse opinioni, la sua passione per la politica e l'attenzione per la comunità meritano rispetto”, ha dichiarato questa mattina il leader della Lega, Matteo Salvini.