M5S, VICEMINISTRO TODDE AD RTL 102.5: “FRATOIANNI? SE CI SI INCONTRERA’ SU PROGRAMMA SI POTRA’ TROVARE ACCORDO”
M5S, VICEMINISTRO TODDE AD RTL 102.5: “FRATOIANNI? SE CI SI INCONTRERA’ SU PROGRAMMA SI POTRA’ TROVARE ACCORDO”
03 agosto 2022, ore 12:35
Alessandra Todde, viceministro per lo Sviluppo Economico del Movimento Cinque Stelle è stata ospite in Non Stop News e ha parlato di un possibile accordo con Fratoianni
Alessandra Todde, viceministro per lo Sviluppo Economico del Movimento Cinque Stelle, è stata ospite in Non Stop News su RTL 102.5 con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi, Luigi Santarelli e Massimo Lonigro.
Sulle possibili alleanze
“Noi abbiamo fatto il nostro programma e la nostra agenda sociale e correremo su quello. Il nostro tema sono i punti che abbiamo messo in questo programma e abbiamo notato, anche con l’accordo che si è chiuso ieri, l’eterogeneità della coalizione che si sta componendo, che va da Calenda a Bonelli, dalla Gelmini a Fratoianni. Sarà importante capire con che tipo di coerenza si potranno porre ai cittadini. Noi abbiamo molta chiarezza su quello che vogliamo proporre, sia per l’azienda – cito l’abolizione dell’IRAP e la rateizzazione delle cartelle -, abbiamo il salario minimo da difendere, da portare avanti, il redito di cittadinanza che è stato attaccato da molte forze politiche ma, ha detto l’ISTAT, ha difeso un milione di cittadini”.
“Chi si avvicinerà a questi temi, ad una transizione ecologica corretta, a dirimere il tema del nucleare che deve essere sì alla ricerca ma no a questa tecnologia che ci porta ad avere centrali vecchie ed obsolete, questo ci vedrà confrontare con i cittadini. Per il resto le ambiguità le lasciamo ad altri”.
Sulla mancata deroga alla regola dei due mandati
“Era una regola fondante del nostro movimento e penso sia importante sottolineare che le persone, come moltissimi ex parlamentari che non si potranno ricandidare per la regola del secondo mandato, saranno l’asse portante della classe dirigente del Movimento Cinque Stelle. Penso che sia ora di dire ad alta voce che si può fare politica ad altissimo livello contribuendo all’ossatura del proprio movimento e non solo esprimendo delle posizioni alla Camera o in Senato. Abbiamo bisogno di una classe dirigente fortissima, penso al contributo che possono portare personalità come Roberto Fico, Paola Taverna, la ministra Dadone, Vito Crimi e tanti altri. Penso che il movimento abbia bisogno di loro perché saranno la nostra classe dirigente”.
Perché se ne è discusso così tanto?
“Perché quando si avvicina a contesti elettorali si può ragionare anche su quello che deve essere la posizione delle regole. Penso che le regole debbano servire al contesto e non ingabbiarlo o danneggiarlo. Da una parte credo sia importante che abbiamo dimostrato di essere coerenti e penso che ci dovremo misurare e valorizzare tutto il merito e i benefici che questa personalità hanno portato al movimento “.
Non è una contraddizione che sia passata una linea diversa da quella che sembrava essere quella del leader Conte ?
“Non penso che serva parlare di contraddizioni ma bisogna mettersi in testa che bisogna fare politica fuori. Sono convinta che i parlamentari devono avere le mani libere per parlare con i cittadini, con le associazioni e per poter fare politica nelle istituzioni, questo aumenterà l’efficacia della nostra azione e sarà un bene”.
Sulla percentuale di voti alle elezioni
“I numeri ci dicono anche che siamo rimasti intorno al 10% ma io sono convinta per ogni voto in più, sicuramente puntiamo a portare su questa percentuale di molto ma la risposta la daranno i cittadini. Questa legge purtroppo dimostra che non si può governare da soli, non lo potrà fare nessuno e bisognerà prendere una percentuale che ci permetterà di difendere e portare avanti le nostre proposte politiche”.
L’apertura a Fratoianni
“Abbiamo molti temi in comune con lui e con Bonelli, quindi se ci si incontrerà sul programma sicuramente si potrà trovare un accordo. Chiaramente la scelta di poter seguire un contesto che è molto eterogeneo piuttosto che una linea chiara, quale quella che abbiamo proposto, li vedrà alla scelta. Vediamo quello che faranno. Noi non abbiamo posti a nessuno, quello lo hanno fatto gli altri. Mi auguro che valga la chiarezza e la ragionevolezza di quello che stiamo proponendo”.
Sul cambio di tono del Movimento Cinque Stelle negli ultimi anni
“Siamo passati da un contesto in cui eravamo un movimento appena entrato nelle istituzioni, poi abbiamo governato e quando si governa ci si misura nel fare le cose. Ovviamente la maturità e la consapevolezza di quanto è difficile le cose che si devono fare è completamente diversa. Ciò che è importante è rivendicare quello che è stato fatto e portare avanti una linea coerente. Riusciamo a fare le cose nella misura in cui le spieghiamo bene e abbiamo il consenso dei nostri elettori e riusciamo a portare questa voce all’interno delle istituzioni, siamo nati per rappresentare i cittadini e non posizioni personali”.