Ma cosa significa "Scialla"?

Ma cosa significa "Scialla"?

Ma cosa significa "Scialla"?


28 novembre 2024, ore 17:30

“Scialla”, origini del termine e cosa significa

Scialla, espressione usata molto dalla generazione Zeta, è diventato un termine di uso comune nel 2011 quando è uscito l’omonimo film “Scialla” di Francesco Bruni. La pellicola racconta le vicende di un ragazzo romano che come filosofia di vita ha “tranquillo, stai sereno e non te la prendere”.

Il film ha proposto anche una canzone, sempre dal titolo “Scialla”, in cui si racconta che tutto è, appunto, scialla, dalla sveglia che non è suonata ad altre situazioni che potrebbero procurare ansia, ma che invece diventano di pace e serenità.

Il termine viene ormai utilizzato in tutta Italia, e in particolare nella città di Roma, per dire ad una persona di stare tranquilla, senza ansie. Il significato ricorda molto la celebre espressione inglese utilizzata dai liceali degli anni 2000 “Take it easy”, in quanto anch’essa sta ad indicare “con calma, senza ansia”.

ORIGINE DEL TERMINE

La parola è estremamente curiosa da scoprire: l’ipotesi della derivazione latina è la più quotata. È probabile che derivi dal verbo scialare. Infatti, nel XVII secolo, si trovano numerose testimonianze in cui questo verbo era utilizzato con l’esplicito significato di rallegrarsi e/o divertirsi.

Esiste anche una variante scritta, ossia si inserisce la “h” al posto di “ci”. La pronuncia rimane la stessa ma l’origine risulta essere diversa in quanto studiosi e linguisti sostengono che sia probabile un’italianizzazione dell’espressione araba “Inshallah”. È possibile quindi che i giovani della periferia romana abbiano reso questo termine in italiano che dall’arabo si traduce come “Se Allah vorrà, A Dio piacendo".

“Inshallah” è una delle espressioni arabe più conosciute al mondo anche grazie al contributo di Oriana Fallaci e al suo omonimo libro pubblicato nel 1990, ambientato in Libano.

Anche in Spagna e in Portogallo vengono quotidianamente utilizzati alcuni termini come “Ojalà” e “Oxalà” per esprimere un desiderio che non si è ancora realizzato, ma che si spera accada in futuro, se Dio lo vorrà. Spagna e Portogallo, in epoche passate sono venute a contatto con la cultura araba, e hanno trasformato nell’uso l’espressione originale.


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