27 novembre 2024, ore 18:00
Il termine “shippare”, sempre più usato dai giovani, spiegato in pochissime parole
Il significato del termine “shippare” potrebbe risultare qualcosa di oscuro agli occhi di chi ha qualche anno in più, mentre per la generazione zeta è un neologismo all’ordine del giorno. L’espressione deriva dal sostantivo inglese “relationship”, ossia relazione, e dalla sua abbreviazione “ship”. È stato trasformato in italiano come un verbo transitivo e quindi “shippare”, ma cosa significa? Significa pensare che due persone possano stare bene insieme e che possano formare una potenziale coppia.
Shippare è uno dei tanti termini di cui, negli ultimi anni, i giovani si sono appropriati e hanno tradotto in italiano “storpiandoli”. Spesso queste parole vengono prese dal web o dai social, terreni molto fertili dove diffondere un linguaggio comune.
Inizialmente “shippare” veniva utilizzato solamente per quanto riguardava celebrità o comunque coppie famose. Oggi il significato si è esteso anche a persone comuni come amici e conoscenti.
CONTESTO D’USO
L’ambito di origine è sicuramente quello delle relazioni. Shippare significa mettere in moto lo shipping, l’azione di “accoppiamento”, ovvero fantasticare su una coppia ancora non nata e tifare perché la loro relazione si evolva. Shippare una coppia significa vedere bene due individui insieme dal modo in cui si comportano quando sono insieme e dal linguaggio del corpo che si percepisce quando sono vicini.
Quando poi la coppia si realizza diventano “un One True Pairing (OTP)”, ossia si prova a fare la fusione dei nomi delle due persone per trovare “il nome della ship”, come al tempo i Brangelina, dai nomi di Brad Pitt e di Angelina Jolie.
Sui social network, in particolare su Tiktok, l’espressione viene utilizzata anche per i protagonisti dei reality, delle serie tv e dei cartoni animati, ma, soprattutto, dei film per creare coppie perfette per i fan.
SHIPPARE E NON SCIPPARE
La pronuncia può fare brutti scherzi in quanto il termine “shippare” non deve essere confuso con l’espressione napoletana “scippare”. La pronuncia è, come si può ben capire, la stessa ma quello che cambia è sicuramente il significato.