Mafia: assessore allo sport di Palagonia arrestato dai Carabinieri per concorso nell'omicidio Calcagno nel 2017

Mafia: assessore allo sport di Palagonia arrestato dai Carabinieri per concorso nell'omicidio Calcagno nel 2017

Mafia: assessore allo sport di Palagonia arrestato dai Carabinieri per concorso nell'omicidio Calcagno nel 2017


19 gennaio 2022, ore 10:00

Secondo l'accusa, Antonino Ardizzone, assessore allo Sport di Palagonia avrebbe agevolato una cosca mafiosa legata alla Stidda per reperire il killer di Calcagno, ucciso nel 2017 per vendetta

Arrestato l'assessore per concorso in omicidio

Un assessore del Comune di Palagonia, in provincia di Catania,  è stato arrestato da Carabinieri per concorso nell'omicidio di Francesco Calcagno, assassinato nel paese della Piana di Catania il 23 agosto del 2017. Per la Direzione Distrettuale Antimafia, il delitto "sarebbe stato commesso per agevolare un gruppo mafioso legato alla 'Stidda' e avrebbe collegamenti con l'uccisione, il 5 agosto del 2016, del consigliere comunale Marco Leonardi". L'arresto è stato eseguito da Carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania e della compagnia di Palagonia, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Procura etnea. Le indagini dei militari dell'Arma sono state coordinate dalla Dda della Procura distrettuale di Catania.

L'assessore intermediario tra mafia e killer di un consigliere comunale 

Secondo quanto hanno ricostruito gli inquirenti, dietro all'omicidio Calcagno ci sarebbe la mano dell'assessore, Antonino Ardizzone. Vediamo i fatti: Francesco Calcagno, consigliere comunale di Palagonia fu assassinato con cinque colpi di pistola in un fondo agricolo del paese della Piana di Catania, il 23 agosto del 2017. Per quell'omicidio a settembre del 2017 i carabinieri avevano arrestato il presunto autore materiale del delitto, Luigi Cassaro, 54 anni. Per la sua identificazione fu autorizzata la diffusione di un video in cui si vedeva l'uomo armato di pistola inseguire la vittima e poi fuggire. Nell'ottobre dell'anno prima, Calcagno aveva ucciso a colpi di pistola in un bar, Marco Leonardo, consigliere comunale eletto in una lista civica, anche lui armato. Dopo poi, si era costituito ai carabinieri confessando l'omicidio, sostenendo di avere agito per legittima difesa  sostenendo di  vantare un credito dalla vittima. Anche in quel caso la dinamica del delitto fu ricostruita grazie a un video. 

Le accuse ad Ardizzone

Ad Antonino Ardizzone, assessore con delega alle Attività ricreative, Sport, Turismo e Spettacolo,  viene mossa l'accusa di "aver fatto da tramite tra il mandante ed alcuni esponenti di rilievo della cosca mafiosa della 'Stidda' per il reperimento del killer, per vendicare la morte di Marco Leonardo", che era stato ucciso da Calcagno.


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