20 maggio 2024, ore 19:31
La proposta di legge di Fdi: “Esporre in modo sciatto il vessillo tricolore non è una questione puramente estetica, ma è segno di resa al degrado e un pessimo esempio per i cittadini, specie per le giovani generazioni: significa rinnegare l'orgoglio nazionale”
Prima il leghista Claudio Borghi che propone l'abrogazione della legge che ha introdotto l'obbligo di esposizione della bandiera dell'Unione Europea fuori e dentro gli edifici pubblici, adesso Fratelli d'Italia che presenta una proposta di legge per salvaguardare il decoro nell'esposizione delle bandiere (dell'Unione Europea e dell'Italia) individuando "adeguate sanzioni amministrative, parametrate al più grave reato penale di vilipendio o danneggiamento alla bandiera o ad altro emblema dello Stato (articolo 292 del codice penale), per chi, avendo l'obbligo di mantenere le bandiere in condizioni dignitose e corrette, non vi ottemperi". La multa? "Da 400 a 3.000 euro nel caso di inadempienza, con un aumento fino 5.000 euro se la violazione avviene in occasione di una pubblica ricorrenza o di una cerimonia ufficiale".
La pdl
La pdl di Fratelli d'Italia è stata presentata alla Camera qualche giorno fa. A prima firma del deputato Marco Padovani con il sostegno di una ventina di esponenti del partito di Giorgia Meloni, tra cui il presidente della Commissione Cultura di Montecitorio, Federico Mollicone. I parlamentari di FdI propongono l'introduzione dell'articolo 2-bis della legge 5 febbraio 1998, n. 22, in materia di tutela del decoro nell'esposizione delle bandiere della Repubblica italiana e dell'Unione europea. "Girando per le nostre città, troppo spesso - si legge nella pdl - vediamo davanti ad enti pubblici e privati, istituti scolastici e private abitazioni bandiere a brandelli o erroneamente posizionate. Esporre in modo sciatto il vessillo tricolore non è una questione puramente estetica, ma è segno di resa al degrado e un pessimo esempio per i cittadini e, in particolar modo, per le giovani generazioni, perché significa rinnegare in qualche misura l'orgoglio nazionale che tutti dovremmo sentire, proprio in ragione del patrimonio identitario collegato a questo simbolo".
L’Unione Europea
Inoltre si ricorda "l'appartenenza dell'Italia all'Unione europea, che implica l'adesione a principi e valori che hanno accresciuto la nostra identità democratica". Il problema - osservano i deputati di FdI - è che "il regolamento che disciplina l'uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell'Unione europea da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici" e le varie leggi regionali "sulle modalità di dispiegamento della bandiera italiana e di quella europea" non prevedono "sanzioni in caso di loro inosservanza". La sanzione "si applica al responsabile giuridico dell'ufficio o ente".
Raisi
Tutto quando dopo l’incidente in elicottero che ha causato la morte del presidente dell’Iran Raisi, stamattina ha espresso il suo cordoglio il Capo dello Stato Mattarella, così come lo hanno fatto i presidenti delle Camere La Russa e Fontana, e il vicepremier Salvini. Dal suo conto nel corso di un’intervista la premier Giorgia Meloni ha affermato di non prevedere grandi rivoluzioni nel regime iraniano, ed è proprio questa la linea ufficiale del governo. Linea emersa anche nella riunione di circa 20’ a Palazzo Chigi, a cui hanno partecipato appunto Meloni, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, e i vertici dell'intelligence. Presente anche il generale Franco Federici, consigliere militare del presidente del Consiglio. Intanto l’auspicio che si aprano un nuovo scenario e una nuova stagione arriva dal leader di Italia viva Matteo Renzi.