Mahmood alla Suite 102.5 Prime Time Live, il mio sogno di sempre è un duetto con Paolo Conte

Mahmood alla Suite 102.5 Prime Time Live, il mio sogno di sempre è un duetto con Paolo Conte

Mahmood alla Suite 102.5 Prime Time Live, il mio sogno di sempre è un duetto con Paolo Conte


Il cantante ha presentato diversi suoi successi in chiave totalmente rinnovata per il live su Rtl 102.5

Un altro appuntamento esplosivo quello di questa sera con la Suite 102.5 Prime Time Live. Il protagonista assoluto è stato Mahmood, che ha proposto alcuni suoi brani in versione inedita. La serata, trasmessa in radio e radiovisione su Rtl 102.5 è stata condotta da Gigio D'Ambrosio e Laura Ghislandi. Mahmood è nato a Milano nel 1992 da madre italiana e padre egiziano. Oltre a essere un artista di fama internazionale, è anche un apprezzato autore


Musica e interazione con i fan

La serata è iniziata con una clip del Power Hit Estate di Rtl 102.5, durante il quale Mahmood ha duettato con Andrea Bocelli sulle note di Perfect di Ed Sheeran. "È stato un momento molto molto figo - ha detto Mahmood - avevo un po' di ansia, ma sono bei ricordi". Poi subito con due brani, Etenantena, un singolo ispirato dalla quarantena per il coronavirus, e Moonlight popolare. Nicola, collegato dalla sua casa, ha chiesto a Mahmood da dove prenda ispirazione per i suoi video, sempre molto particolari. "Le idee sul video di una canzone partono sempre dalla canzone - ha risposto il cantante - tendo ad ascoltare un sacco di volte la canzone. Mi sono sempre consultato con il regista, che, nella maggior parte dei casi, è stato Attilio Cusani, che è anche un mio amico. Mi piace confrontarmi perché ho l'ansia di avere idee troppo strane o troppo banali. Il mio videoclip preferito al momento è Gioventù bruciata". Mahmood ha poi confessato di avere l'ansia prima delle esibizioni importanti, ma che la situazione in questo senso sta migliorando. 


Il processo creativo, l'ispirazione

Mahmood, dopo la prima chiacchierata con un fan, si è esibito in Nilo nel naviglio e Barrio. Cecilia, da cantante, ha voluto sapere cosa lo renda sicuro su un palco. "È un lavoro lungo, una questione di allenamento - ha spiegato Mahmood - più stai sul palco più ti abitui a essere sicuro. Ti consiglio di provare dappertutto, anche in chiesa". Khalil, invece, ha chiesto se il canto e la composizione abbiano arricchito il cantante. "Praticamente quando canto e compongo mi svuoto, mi libero - risposto Mahmood - l'arricchimento arriva un po' prima, quando vedo determinate persone, certi luoghi, quando ascolto alcune canzoni. La mia ispirazione viene da fuori, non da me".


Il momento di Dorado

Sul palco Mahmood ha suonato anche Remo, una canzone a cui ha detto di essere molto legato, e Dorado, singolo platino che ha visto al suo fianco Sfera Ebbasta, uno dei più importanti esponenti della trap italiana, e Feid, l'artista latino che ha scalato le classifiche internazionali con la hit Porfa. Giulia ha chiesto a Mahmood per quale aspetto della sua musica vorrebbe essere ricordato. "Spero di essere ricordato per l'insieme, l'involucro generale - ha spiegato - un artista è anche le sue canzoni, però credo sia anche un po' di più". Mahmood ha poi spiegato che gli piacerebbe un giorno collaborare con Elisa, che considera una delle artiste italiane che riesce sempre a evolversi nel tempo, e soprattutto con Paolo Conte. Un duetto con lui è sempre stato il suo sogno. Il gran finale con due canzoni amatissime, Rapide e Soldi, con cui Mahmood ha vinto il Festival di Sanremo. In chiusura, il cantante ha raccontato di aver capito che la sua vita era cambiata quando ha saputo che c'era la fila per entrare a un suo concerto. La serata è poi proseguita con il Meet&Greet virtuale con i fan condotto da Enrico Galletti e Paola Di Benedetto e trasmesso in radio e in radiovisione sul canale 36 del digitale terrestre e 736 di Sky.  


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