“Mai avrei pensato di uccidere” le parole di Riccardo, il 17enne accusato di strage familiare

“Mai avrei pensato di uccidere” le parole di Riccardo, il 17enne accusato di strage familiare

“Mai avrei pensato di uccidere” le parole di Riccardo, il 17enne accusato di strage familiare   Photo Credit: agenzia fotogramma


03 settembre 2024, ore 15:44

Trattenuto presso il Centro di accoglienza del carcere minorile Cesare Beccaria di Milano, il giovane ha incontrato il suo avvocato difensore

Amedeo Rizza è l’avvocato difensore di fiducia scelto dai nonni del 17enne reo confesso della strage di Paderno Dugnano, nel milanese. Il giovane ha accoltellato e ucciso mamma, papà e fratellino di 12 anni nella notte tra sabato e domenica scorsa. Il legale ha raccolto le ultime drammatiche considerazioni di un ragazzo che sta cercando di mettere a fuoco ciò che ha fatto e le conseguenze irreversibili delle sue azioni. “Ancora non riesce a darsi una spiegazione” dice Rizza e racconta che viveva "questo disagio, questa angoscia", ma che "mai" avrebbe pensato che potesse portarlo "ad uccidere.

IL RACCONTO

Dalla confessione dell’adolescente emerge il desiderio di ‘distaccarsi’ dai genitori, che gli stavano addosso, ma anche la confusione nella quale probabilmente, si trova il giovane. L’avvocato ha riferito che Riccardo si è interrotto molte volte durante l’esposizione dei fatti per lasciarsi travolgere dalle lacrime. Un’ora e mezza di colloquio dal quale si inizia a tratteggiare un perimetro meno sfocato dei fatti. È molto provato, ma consapevole di non poter tornare indietro. Bisognerà capire, secondo il legale, anche attraverso accertamenti psicologici e psichiatrici, "cosa sia scattato in lui quella sera"

L’ACCUSA

Il giovane è accusato di triplice omicidio aggravato anche dalla premeditazione, ha già incontrato educatori e psicologi. Intanto, oggi la procuratrice facente funzione per i minori di Milano, Sabrina Ditaranto, e la pm Elisa Salatino inoltreranno al gip la richiesta di convalida dell'arresto e di custodia cautelare e mercoledì dovrebbe tenersi l'udienza per l'interrogatorio. Il ragazzo parlerà davanti al giudice e, come chiarito dal difensore, dovrà "ricostruire tutto, spiegare diversi aspetti e provare a dare una spiegazione, se potrà, se c'è una spiegazione". Anche perché nel primo interrogatorio ovviamente era "meno lucido", ora qualche squarcio di luce entra nel racconto. Non è ancora arrivata la nomina del tutore legale (il 17enne è ora un minorenne senza genitori) e non sono ancora state fissate le autopsie.

RICCARDO

Nel Centro di prima accoglienza il 17enne trascorre le giornate leggendo libri che gli sono stati forniti dalla biblioteca e fisicamente appare in buone condizioni, anche se psicologicamente molto provato. All'avvocato Rizza ha chiesto di poter incontrare i nonni che ieri hanno detto di provare «compassione» per il nipote.


Argomenti

  • PADERNO DUGNANO
  • STRAGE