26 settembre 2018, ore 19:22 , agg. alle 21:43
Un hacker sostituisce il conto e incassa grandi somme, centinaia i casi in Italia, bottino milionario
Fatture e documenti ineccepibili, nessun linguaggio sospetto o mittente con nome sconosciuto. Nella posta elettronica arrivano documenti di transazioni e spese vere, dove viene indicato l’Iban su cui versare i soldi per saldare i propri acquisti. Più che polpette “avvelenate”, le mail inviate dai nuovi hacker truffatori sono mail ritoccate, tanto quanto basta per intascare milioni di euro. L'inganno ha interessato finora centinaia di utenti italiani, tra cui grandi aziende truffate per centinaia di migliaia di euro. I cybercriminali, alcuni dei quali operano in Italia e sui quali da mesi sta indagando la polizia postale, hanno messo in piedi un software con il quale "bucano" le caselle di posta elettronica aziendali e dopo aver intercettato negli elenchi le parole chiave, come "fattura" o "pagamenti", bloccano le mail inviate prima che arrivino ai destinatari. Le truffe variano dai mille fino alle centinaia di migliaia di euro, che entrano nelle tasche dei diversi gruppi hacker esperti, italiani e stranieri, che si appoggiano su server stranieri o operano in Paesi dove è difficile essere tracciati. Finora, l'unico modo per far fronte alle truffe è quello di verificare sempre gli Iban.