Malattia sconosciuta in Congo, elevato il livello di attenzione in Italia ma niente allarmismi
06 dicembre 2024, ore 20:10
Così il Dipartimento della Prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del ministero della Salute in merito al focolaio di epidemia che sta interessando una provincia del Paese africano
Con una lettera inviata dal ministero della Salute agli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera, è stato innalzato in via cautelativa il livello di attenzione sulla malattia ancora sconosciuta che ha portato a decine di decessi in Congo. Sorvegliati in particolare porti e aeroporti, si è appreso che non ci sono comunque voli diretti in Italia provenienti dal Paese africano. "Monitoriamo costantemente la situazione ma niente allarmismi ingiustificati”, ha precisato il dipartimento della Prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del nostro ministero della Salute. "Il ministero, in modo responsabile si è attivato in via cautelativa richiedendo agli uffici periferici Usmaf di assicurare la dovuta attenzione nelle attività di controllo a cui sonopreposti" ha sottolineato Maria Rosaria Campitiello, a capo del Dipartimento appena citato. L'Oms ha inviato una squadra di tecnici in Congo. "Attualmente si sta studiando come possibile causa della malattia un agente patogeno respiratorio come l'influenza o il Covid-19, insieme con malaria e morbillo”, ha fatto sapere l'Organizzazione mondiale della sanità. La malattia è stata segnalata in sette delle 30 zone sanitarie della provincia di Kwango. I sintomi sono mal di testa, tosse, febbre, difficoltà respiratorie, dolori muscolari e affaticamento.
Nota ufficiale dell’Oms sulla malattia sconosciuta
L'Organizzazione mondiale della sanità ha riferito che sta inviando esperti per supportare le autorità sanitarie nella Repubblica democratica del Congo nello svolgimento di ulteriori approfondimenti, per determinare la causa di una malattia non ancora diagnosticata che è stata segnalata nella provincia di Kwango nel Sud-Ovest del Paese. “Sono in corso test di laboratorio per determinare la causa", ha fatto sapere l’Oms. "La nostra priorità è fornire un supporto efficace alle famiglie e alle comunità colpite. Sono in corso tutti gli sforzi per identificare la causa della malattia, comprenderne le modalità di trasmissione e garantire una risposta appropriata il più rapidamente possibile", così Matshidiso Moeti, direttore regionale dell'Oms per l'Africa.
L’epicentro del focolaio
Finora sono stati segnalati 394 casi e 30 decessi in particolare nella zona sanitaria di Panzi, una comunità rurale che si trova a più di 700 km dalla capitale Kinshasa. "L'accesso su strada è difficile e la rete di comunicazione è limitata", hanno spiegato fonti dell’Organizzazione mondiale della sanità. Avviata la consegna alla popolazione medicinali essenziali e kit diagnostici e per la raccolta dei campioni che potranno essere utilizzati nei laboratori per comprendere le cause della malattia sconosciuta.