Maldive, progetto di ascolto del mare, per salvare i coralli

Maldive, progetto di ascolto del mare, per salvare i coralli

Maldive, progetto di ascolto del mare, per salvare i coralli


04 luglio 2019, ore 08:00

La loro mortalità ha raggiunto valori del 60%, a causa dell'innalzamento della temperatura degli oceani

Il mare parla e può raccontare molto sul suo stato di salute, per questo motivo alcuni ricercatori si sono messi all'ascolto. Nello specifico, ad essere ascoltato sarà il mare delle Maldive, perché possa dire qualcosa che aiuti la scienza a salvarne i coralli. La loro mortalità ha raggiunto infatti valori del 60%, arrivando in alcuni casi al 100%, a causa dell'innalzamento della temperatura degli oceani. Uno dei picchi è avvenuto ad aprile-maggio 2016, quando si è registrato un maxi evento di sbiancamento. A mettersi all'ascolto, i ricercatori del Centro di Eccellenza dell'Università Milano Bicocca, MaRHE Center. ''Nell'acqua di mare", spiega Paolo Galli, professore ordinario di Ecologia presso il Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e del Territorio dell'Università di Milano Bicocca e Direttore MaRHE Center Maldive, "i segnali acustici viaggiano con maggiore efficienza rispetto ai segnali elettromagnetici e chimici e rappresentano il principale sistema di trasferimento delle comunicazioni". Negli ecosistemi marini, diversi studi hanno sottolineato l'importanza dell'ambiente acustico per fornire informazioni sulla qualità e il tipo di habitat delle specie. Il paesaggio sonoro include suoni prodotti da attività biotiche, abiotiche e antropogeniche. Nelle acque basse marine, le biofonie sono prodotte da pesci, invertebrati e mammiferi marini, principalmente per scopi comunicativi, ma anche come sottoprodotti involontari di altre attività come i movimenti di nuoto, di pascolo o di guscio.

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