Maltempo: Coldiretti, finisce un'estate da 14 nubifragi al giorno, effetti devastanti su città e campagne
Maltempo: Coldiretti, finisce un'estate da 14 nubifragi al giorno, effetti devastanti su città e campagne
19 settembre 2021, ore 17:00 , agg. alle 18:33
Tutto questo emerge dall'analisi di Coldiretti su dati Eswd in riferimento all'allerta arancione della protezione civile emanata in queste ore per Lombardia e Toscana e gialla per Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Umbria e Veneto
Con l’arrivo della neve, quest’ultima ondata di maltempo fa salire a quota 1.300 i nubifragi, le bombe d'acqua, trombe d'aria, grandinate e tempeste di fulmini nell'estate che volge al termine, con un aumento del 58% di questi fenomeni rispetto allo scorso anno ed effetti devastanti su città e campagne da nord a sud dell’Italia. Tutto questo emerge dall'analisi di Coldiretti su dati Eswd in riferimento all'allerta arancione della protezione civile emanata in queste ore per Lombardia e Toscana e gialla per Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Umbria e Veneto.
L’estate 2021 è stata la sesta più calda dal 1800
Una media di più di 14 eventi estremi al giorno lungo tutta la Penisola dove si sentono gli effetti della tropicalizzazione del clima, confermata dalla tendenza all'aumento della temperatura con l'estate 2021 che si classifica - dal punto di vista climatologico - come la sesta più calda dal 1800 con una temperatura superiore di 1,55 gradi rispetto alla media, secondo il report di Coldiretti su dati Isac Cnr.
Il report Coldiretti
"La nuova perturbazione con l'arrivo della neve in montagna in Piemonte si abbatte sul Nord colpito dalla siccità con il fiume Po - sottolinea Coldiretti - in regime di magra con portate dimezzate sia rispetto alla media storica sia rispetto all'anno scorso, ma hanno portate inferiori allo scorso anno tutti i fiumi piemontesi e in Veneto si segnala un record negativo nel livello del fiume Adige. In Lombardia il Lago Maggiore è pieno al 40% e quelli di Como e d'Iseo al 25%. Anche in Umbria - precisa Coldiretti - le precipitazioni sono inferiori alla media e la diga di Maroggia è ai livelli minimi ed in sofferenza è la Toscana, dove i fiumi scendono tutti sotto media con Serchio ed Ombrone, che hanno livelli ben al di sotto del deflusso minimo vitale".
Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici
"Siamo di fronte - continua Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Le precipitazioni violente provocano danni perché i terreni non riescono ad assorbire l'acqua su un territorio come quello italiano - sottolinea Coldiretti - reso più fragile dalla cementificazione e dall'abbandono con 7252 i comuni, ovvero il 91,3% del totale, a rischio idrogeologico secondo dati Ispra".