Manager sotto accusa, oggi l'interrogatorio dinanzi al Gip, altre tre ragazze violentate pronte alla denuncia

Manager sotto accusa, oggi l'interrogatorio dinanzi al Gip, altre tre ragazze violentate pronte alla denuncia

Manager sotto accusa, oggi l'interrogatorio dinanzi al Gip, altre tre ragazze violentate pronte alla denuncia


Per Antonio Di Fazio, l'imprenditore farmaceutico in carcere, con l'accusa di violenza sessuale, le cose si complicano: altre tre giovani sarebbero pronte a denunciarlo, nelle prossime ore saranno ascoltate dagli inquirenti

Nuove accuse per Di Fazio

È destinato ad allungarsi l'elenco delle giovani che il manager avrebbe attirato nella sua trappola: l'uomo, secondo quanto hanno appurato le indagini coordinate dalla procura di Milano, avrebbe violentato diverse ragazze  nel corso di falsi appuntamenti di lavoro, con la scusa di offrire loro uno stage o un lavoro nell'azienda di cui è amministratore unico, la Global Farma. Già alcune, non appena saputo del suo arresto, hanno contattato i Carabinieri, per raccontare la loro storia: verranno sentite nelle prossime ore da inquirenti e investigatori e, da quanto si è saputo, sarebbero tra quelle di cui il manager conservava le immagini da lui scattate durante le violenze.

Studentessa stordita con ansiolitico

Dall'indagine è emerso che la studentessa della Bocconi che si è trovata a casa di Di Fazio il 27 marzo, totalmente priva di forze e completamente stordita con una dose massiccia di Bromazepam, non sarebbe l'unica. Come annota anche il gip Chiara Valori, nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere, nello smartphone dell'imprenditore sono state scoperte fotografie, in tutto 54, di altre ragazze "dello stesso tenore" e "scattate dall'ottobre 2020". Una galleria fotografica definita dal gip "sconvolgente", ma che testimonia come sia stato lui stesso a "formare la prova documentale degli abusi commessi, cercando solo a posteriori di infangare una volta di più la ragazza violentata, per togliere credibilità al suo racconto, consapevole delle inevitabili lacune che esso avrebbe avuto a causa dell'intossicazione deliberatamente provocata".

Il manager voleva passare per vittima di estorsione

Di Fazio, secondo gli inquirenti, ha provato anche a far passare la vittima come ricattatrice. Ha parlato di una fantomatica estorsione, per cui ha addirittura sporto denuncia, da parte della sua vittima e della sua famiglia con una richiesta di 500 mila euro in quanto avevano difficoltà economiche. Inoltre, avrebbe anche indotto il figlio, che risiede con lui e con l'anziana madre a rendere dichiarazioni compiacenti per scagionarlo: il ragazzo appena dodicenne, è figlio del matrimonio di Di Fazio ed è in corso la causa per l'affidamento del ragazzo; Di Fazio avrebbe indotto anche la la madre e la sorella, a dichiarare il falso pur di "stravolgere" quanto era accaduto. Ora alcune delle altre vittime del manager, che oggi pomeriggio sarà davanti al Gip, sono pronte a spiegare quel che avrebbero subito. "La procura di Milano ha la massima attenzione nei confronti di tutte le violenze denunciate dalle donne" - ha dichiarato il procuratore aggiunto Letizia Mannella, "nessuna rimane inascoltata. Ed è importante che,  nei casi in cui non ci siano ricordi e ci si trovi in uno stato di incoscienza, ci si rivolga immediatamente ai centri antiviolenza". Questo, ha spiegato il magistrato, consente di avere supporto psicologico e consente grazie agli esami di raccogliere le prove per ricostruire i fatti e risalire ai responsabili.


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