Mandato di arresto per Netanyahu e Gallant, Borrell ribadisce che la decisione presa dalla Cpi non è antisemita
Mandato di arresto per Netanyahu e Gallant, Borrell ribadisce che la decisione presa dalla Cpi non è antisemita
23 novembre 2024, ore 16:00 , agg. alle 17:33
Assurdo mettere sullo stesso piano Netanyahu e Hamas, secondo il ministro della Difesa Crosetto
Resta in primo piano il dibattito scatenato dalla decisione della Corte penale internazionale di spiccare mandati d'arresto nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant, accusati di crimini di guerra e contro l’umanità commessi nella Striscia di Gaza. L’Unione Europea con Borrell ha ribadito che la decisione da parte della Cpi non antisemita, dopo le accuse in tal senso arrivate da Tel Aviv. Il nostro ministro della Difesa Crosetto ha messo in evidenza che non si può mettere sullo stesso piano Netanyahu e Hamas, i cui dirigenti sono stati colpiti dallo stesso provvedimento. I provvedimenti sono stati commentati anche da Ankara.
Borrell difende la Corte penale internazionale
"La decisione della Cpi di spiccare mandati d'arresto nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant non ha nulla a che fare con l'antisemitismo e non è una decisione politica. Sono allarmato dall'estrema politicizzazione delle reazioni alla decisione della Corte. Voglio alzare la mia voce a sostegno della Corte penale internazionale e ricordare che le sue decisioni sono vincolanti per i Paesi Ue". Così l'Alto rappresentante dell’Unione Europea Josep Borrell. "Ho il diritto di criticare il governo Netanyahu perché è un governo democratico, così come hanno il diritto di criticare qualsiasi altro governo al mondo. Ma criticare il modo in cui conduce la guerra non mi rende antisemita. I migliori amici del popolo israeliano sono quelli che ricordano che c'è un limite al diritto di difesa. E questi limiti si basano sul diritto internazionale e sul rispetto della dignità umana", ha aggiunto Borrell.
Crosetto, sentenza più politica che tecnica
"La linea del governo è quella di approfondire le motivazione della sentenza che a primo acchito sembra una sentenza più politica che tecnica, ma la cosa che ha colpito di più e che io ho detto sin dal primo momento è che abbiamo trovato inaccettabile e assurdo mettere sullo stesso piano i leader di un'organizzazione terroristica che ha attaccato innocenti con chi guida legittimamente uno stato democratico e si sta difendendo". E’ quanto ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in merito ai due mandati di arresto che hanno sollevato un mare di polemiche.
Erdogan, decisione coraggiosa da parte di Cpi
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha commentato l'emissione da parte della Corte penale internazionale di mandati d'arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant. ''Appoggiamo il mandato d'arresto. Riteniamo importante che questa coraggiosa decisione venga attuata da tutti i Paesi che aderiscono all'accordo, al fine di rinnovare la fiducia dell'umanità nel sistema internazionale'', così si è espresso il leader di Ankara in un discorso tenuto quest’oggi a Istanbul.