25 febbraio 2024, ore 12:43 , agg. alle 13:16
Dopo le parole, ferme, di ieri del Presidente della Repubblica Mattarella, che ha detto che "i manganelli" usati contro i ragazzi che partecipavano ai cortei pro-Palestina a Pisa “esprimono un fallimento“, parla il ministro dell’Interno
Dopo le parole, ferme, di ieri del Presidente della Repubblica Mattarella, che ha detto che "i manganelli" usati contro i ragazzi che partecipavano ai cortei pro-Palestina a Pisa “esprimono un fallimento“, parla il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Lo fa in un'intervista al Corriere della Sera, nella quale assicura che "le regole sulla gestione dell'ordine pubblico non sono cambiate" e che "anche stavolta non ci si sottrarrà ad una valutazione di ciò che è accaduto".
Piantedosi: vedere le immagini di Pisa "ha contrariato e amareggiato anche me"
Il ministro spiega di condividere le parole del presidente della Repubblica "come le condividono tutti i poliziotti". Poi aggiunge: "Tutti noi auspichiamo sempre che le manifestazioni pubbliche si svolgano pacificamente e senza incidenti". Importante in questo senso, spiega Piantedosi, è anche la collaborazione degli stessi manifestanti. Da più di un anno le manifestazioni pubbliche gestite dalle forze dell'ordine sono state oltre 13mila. "E di queste solo una minima parte ha fatto registrare incidenti - osserva il ministro - peraltro con una prevalenza di feriti tra le forze dell'ordine rispetto ai manifestanti". Vedere le immagini di Pisa "ha contrariato e amareggiato anche me. Quando si giunge al contatto fisico con ragazzi minorenni è in ogni caso doveroso svolgere ogni esame obiettivo su come siano andati i fatti. Ho chiesto di avere una dettagliata relazione", annuncia Piantedosi.
Ieri nuova manifestazione a Milano, 15mila partecipanti
Solo ieri, a Milano, una nuova manifestazione pro Palestina che ha bloccato la città, con 15mila partecipanti. In quel caso "le forze dell'ordine hanno gestito l'ennesima, impegnativa manifestazione - dice Piantedosi -, durante la quale si è assistito purtroppo ancora una volta a comportamenti offensivi e violenti. Eppure nonostante le prescrizioni imposte dalle autorità, molte delle quali disattese, i manifestanti hanno espresso liberamente il loro pensiero senza alcuna criticità". Il governo "non ha alcun interesse che si verifichino disordini, al contrario vuole assicurare la massima espressione delle libertà dei cittadini in forma ordinata e pacifica". E alla domanda se andrà in Parlamento a riferire, come chiesto dall' opposizione, il ministro spiega di averlo sempre fatto per le tematiche che gli competono, e di essere anche stavolta disponibile a discussioni, dice, "che auspico serene e costruttive, e non pregiudizialmente orientate a screditare l'azione del governo o delle forze di polizia".