Manovra 2025: da banche e assicurazioni risorse alla Sanità. Giorgia Meloni, come promesso non ci saranno nuove tasse per i cittadini

Manovra 2025: da banche e assicurazioni risorse alla Sanità. Giorgia Meloni, come promesso non ci saranno nuove tasse per i cittadini

Manovra 2025: da banche e assicurazioni risorse alla Sanità. Giorgia Meloni, come promesso non ci saranno nuove tasse per i cittadini   Photo Credit: Fotogramma.it


15 ottobre 2024, ore 23:25

Tra le novità la "Carta per i nuovi nati" che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro. E' in arrivo poi una stretta sui compensi dei manager di enti pubblici, fondazioni, società non quotate che non potranno guadagnare più del presidente del Consiglio, quindi all'incirca 80mila euro

Vede la luce la terza manovra del governo Meloni. “Come avevamo promesso non ci saranno nuove tasse per i cittadini”, rivendica la premier: "3,5 miliardi provenienti da banche e assicurazioni saranno destinati alla Sanità e ai più fragili per garantire servizi migliori e più vicini alle esigenze di tutti". Il bonus 'nuovi nati' da 1.000 euro è la principale novità della manovra del 2025, tra taglio del cuneo, accorpamento delle aliquote Irpef, pensioni e carta Dedicata a te. Arrivano poi fringe benefit per neoassunti che si allontanano più di 100 chilometri dalla residenza originale per favorire l'occupazione. Dalla proroga del bonus ristrutturazioni sulla prima casa alle pensioni passando per le misure a sostegno di famiglie e imprese e da una severa spending review. La legge di bilancio approdata in Consiglio dei ministri è una manovra che dai 25 miliardi ipotizzati è salita a quota 30 miliardi. Domani, a Palazzo Chigi, la conferenza stampa del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Ma scopriamo per capitoli la nuova Legge di Bilancio.

CONTRIBUTO DELLE BANCHE E ASSICURAZIONI

Non solo banche ma anche assicurazioni: circa 3,5 miliardi di fondi freschi dovrebbero arrivare da un contributo da parte degli istituti bancari più grandi. Come annunciato dalla premier Meloni, sono risorse che saranno investite sulla Sanità e per i più fragili. Sul tappeto ci sarebbe un anticipo sulle Dta (le imposte differite attive) per tre miliardi. Sembra escluso, invece, un aumento dell'Ires e dell'Irap.

MILLE EURO PER I NEONATI

Viene introdotta una "Carta per i nuovi nati" che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato. Si rafforza anche il bonus asili e l'assegno unico esce fuori dal calcolo dell'Isee.

DETRAZIONI FISCALI, ARRIVA IL 'QUOZIENTE FAMILIARE'

Le detrazioni saranno parametrate al numero dei componenti di una famiglia. L'ipotesi sarebbe quella dell'introduzione di un importo massimo che si potrà detrarre, che dovrebbe essere a sua volta modulato in base al nucleo familiare. Introducendo di fatto, viene spiegato, un primo assaggio di "quoziente familiare". “Più numerosi i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali” ha comunicato il Mef al termine del Cdm sulla manovra.

INCENTIVI LAVORO, TETTO STIPENDI MANAGER

E' in arrivo una stretta sui compensi dei manageri di enti pubblici, fondazioni, società non quotate: secondo quanto si apprende da diverse fonti di governo la misura è stata inserita in manovra. Questi manager non potranno guadagnare più del presidente del Consiglio, quindi all'incirca 80mila euro. Si tratterebbe di un intervento, viene spiegato, introdotto su forte input del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Nel Mezzogiorno si confermano gli incentivi all'occupazione di giovani e donne, anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Confermati inoltre la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zes e gli incentivi all'autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie, la transizione digitale ed ecologica. Si confermano i fringe benefits, con importi maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. Si conferma, anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività ai lavoratori. Così il Mef in una nota. 


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