13 marzo 2019, ore 15:00
L'atleta è rimasto paralizzato alle gambe dopo essere stato ferito nella notte tra il 2 e il 3 febbraio
Manuel Bortuzzo, il 19enne nuotatore veneto rimasto paralizzato alle gambe dopo essere stato ferito nella notte tra il 2 e il 3 febbraio alla periferia sud di Roma ha parlato questa mattina, spiegando: "Dove mi vedo tra 10 anni? Spero in piedi". L’atleta del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle ha aggiunto: "Incontrare chi mi ha sparato? Non cambierebbe nulla, ma se me lo trovassi davanti mi metterei a ridere perché non ha senso quello che hanno fatto. Non si tratta di perdonarli o meno". Nell’incontro con la stampa Bortuzzo ha spiegato: "Il sorriso c'era prima e c'è adesso, non sono cambiato. Manuel che piange è molto raro ma ci sono stati momenti, soprattutto a inizio terapia, in cui non riuscivo nemmeno a girarmi sul lettino. Lì sono stato colpito da un po' di sconforto ma ora ci rido su, perché riesco a girarmi benissimo. Sono fortunato che mi sono ripreso al 110 percento. Ok, non ho più l'uso delle gambe, ma sopra sono perfetto. Forse il terrore più grande era quello di non tornare più me stesso".