Maradona avrebbe compiuto oggi 64 anni, passi in avanti nei processi che stabiliranno la verità sul suo decesso

Maradona avrebbe compiuto oggi 64 anni, passi in avanti nei processi che stabiliranno la verità sul suo decesso

Maradona avrebbe compiuto oggi 64 anni, passi in avanti nei processi che stabiliranno la verità sul suo decesso


Napoli lo celebra portando in giro per la città la sua statua, a Piazza Vanvitelli un nuovo murales, dedicato all'azione della "mano de Dios

Diego Armando Maradona c’è. Napoli non lo dimenticherà mai come il mondo del calcio, al quale l’argentino ha mostrato meraviglie per tanti anni, e al contempo ha donato grandi emozioni con le sue vicende umane in chiaro scuro e le sue azioni fuori dal rettangolo di gioco. Oggi avrebbe compiuto 64 anni, come quasi tutti sanno era nato a Lanus , barrio degradato di Buenos Aires, ed ha cessato di vivere a Buenos Aires, nel 2020, nella zona di Tigres, in circostanze tutte da chiarire , il processo relativo comincerà tra breve. Le sue qualità tecniche, la particolare struttura fisica, il temperamento ne hanno fatto un vero mito. Dopo aver giocato in Argentina nelle fila dell'Argentinos Juniors (1976-81) e del Boca Juniors (1981-82), Diego Maradona si è trasferito in Europa (1982), nel Barcellona. Dove ha vissuto gioia ma anche disagio. Ingaggiato dal Napoli di Corrado Ferlaino (1984), è diventato il simbolo dell'intera città, dei napoletani sparsi nel mondo, guidandoli alla conquista di due scudetti (1987, 1990) una coppa UEFA (1989), e una Coppa Italia (86-87).Campione del mondo con la nazionale argentina nel 1986, in Messico, ha segnato nei quarti di finale con l'Inghilterra una delle reti più belle della storia del calcio, ma anche il gol rapina, che gli è valso il titolo di “mano de Dios”.Ingaggiato dal Siviglia nel 1992, è poi tornato a giocare in Argentina, nelle fila del Boca Juniors, il club che aveva nel cuore accanto al Napoli. Durante la sua carriera è stato squalificato per doping nel 1991 e nel 1994. Nel dicembre 2000 la FIFA gli ha conferito il titolo di miglior calciatore del 20° secolo a pari merito con il brasiliano Pelé.  Maradona nel 2008 è divenuto commissario tecnico della nazionale argentina, ruolo che ha portato fino alla sconfitta della squadra ai Mondiali del 2010. Già allenatore dell'Al-Wasl, del Dibba Al-Fujairah e dei Dorados, dal 2019 è stato il tecnico del Gimnasia La Plata.


Napoli si veste ancora a festa per lui

Si intitola "La mano de Dios" il murale realizzato nel quartiere Vomero dal pittore argentino Juan Pablo Gimenez Chec: l'opera viene inaugurata ogi nel cortile del palazzo di piazza Vanvitelli. È stato pensato e fatto realizzare dagli avvocati che hanno rappresentato il compianto Diego Armando nella sua battaglia legale, alla fine vinta, contro Equitalia. Il murales viene scoperto alle 9.00 e ritrae il gol con la mano messo a segno nei quarti di finale del Mondiale 1986, il 22 giugno 1986, ai danni dell'Inghilterra. Il murale sarà poi inserito con quello dei QuartieriSpagnoli del nuovo libro e docufilm "Maradona no fue evasor". "L'immagine - spiega l'avvocato Angelo Pisani - sta a significare la vittoria del bene sul male, un goal contro leingiustizie come quella contro l'accusa infamante di essere un evasore, una vittoria per la verità e la legalità che Diego ha sempre cercato". Diego Armando Maradona diventerà praticamente un “Santo” a Napoli nel giorno del suo compleanno: i tifosi lo omaggeranno con un gesto di venerazione nei suoi confronti. La sua statua è in processione dalle 7 del mattino.  E' uscita alle 7 dal Museo Maradona in vico Cariati per poi arrivare al Maschio Angioino, successivamente a Largo Sermoneta per poi giungere a Via Scipione Capece, dove abitava, tra le 9.30 e 10.30. Alle 11 giungerà al Centro Paradiso di Soccavo. Dalle 12 alle 13 sarà poi il turno dello stadio Maradona. Successivamente sarà trasportata a San Giovanni a Teduccio, poi a Miano tra le 15 e le 16 e giungerà al Largo Maradona ai Quartieri Spagnoli alle ore 18.

Finalmente novità giudiziarie

Si è svolta un'udienza preliminare in uno dei due processi per la morte di Diego Maradona e si prevede che sarà decisa una data per l'inizio del processo con giuria contro l'infermiera Gisella Dahiana Madrid, l'unica degli otto imputati che ha richiesto un processo con questa modalità. L'udienza presso il Tribunale Penale Orale (TOC) numero 3 di San Isidro, nella provincia di Buenos Aires, precede l'inizio del processo con giuria contro la Madrid, accusata di "omicidio semplice con premeditazione" per le sue azioni durante la cura di Maradona prima della sua morte nel novembre 2020. "L'udienza è importante perché deve essere fissata la data, i testimoni che testimonieranno nel processo per la morte di Maradona, che faranno luce su come Diego è stato ucciso e perché", ha detto ai giornalisti Rodolfo Baque', avvocato di Madrid, prima di entrare in aula. Fernando Burlando, l'avvocato che rappresenta le figlie dell'ex calciatore, ha definito l'infermiera "un anello della catena di criminali che hanno ucciso Diego". "Ci sono questioni che non si possono lasciare al caso in un paziente con queste caratteristiche, un paziente psichiatrico, a meno che non ci sia un qualche tipo di intenzione", ha aggiunto a proposito delle azioni di Madrid. La Camera di Cassazione bonaerense ha stabilito il 2 ottobre che la responsabilità per la morte di Maradona sarà definita in due istanze: una giuria contro l'infermiera, su richiesta del suo avvocato Rodolfo Baque', e un'altra tecnica per il resto dei sette imputati, prevista per l'11 marzo 2025, il neurochirurgo Leopoldo Luque, la psichiatra Agustina Cosachov, lo psicologo Carlos Di'az, l'infermiere Ricardo Omar Almiron, il medico clinico Pedro Di Spagna, il medico Nancy Forlini, che coordinava l'assistenza domiciliare dell'ex calciatore, e il coordinatore infermieristico Mariano Perroni. Maradona ha lasciato il mondo terreno il 25 novembre 2020, esattamente 25 giorni dopo il suo 60 compleanno. Le versioni mediche ufficiali recitano che la morte è dovuta per causa di un "edema polmonare acuto secondario e un'insufficienza cardiaca cronica esacerbata", secondo l'autopsia, e il suo cuore è risultato affetto da "cardiomiopatia dilatativa".



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