09 dicembre 2020, ore 21:00 , agg. alle 21:39
Chi era veramente? Scopriamolo attraverso le sue stesse parole, pronunciate in momenti diversi, con un’ottica lontana da critiche e giudizi
Mi chiamo Jy467 e scrivo da Andromeda. Io non ho mai conosciuto Diego Armando Maradona. E qui, sinceramente, non l’avevamo mai visto giocare, fino a quando, anche nella nostra galassia, è arrivata la notizia della sua morte, accompagnata da alcuni frammenti video, che siamo riusciti a captare. Sono bastate poche immagini per comprendere che era un campione, un fuoriclasse, un giocoliere, un creativo. E per capirlo è bastato vedere due o tre gol, un'intervista di quando era bambino e un palleggio con un’arancia, o forse un mandarino.
È stato subito evidente, per noi che leggiamo negli Uomini, che era un artista. Un artista fragile, fragilissimo, come un bicchiere di cristallo. E' l'altra faccia del talento. Voi sulla Terra non l’avete ancora capito? Non sapete che gli artisti vanno tutelati? Strano, perché è lunga la lista che abbiamo decodificato di “Grandi” finiti soli e male, dopo tanto successo, sul vostro Pianeta. Noi qui i “Campioni” li difendiamo, anche da loro stessi. Abbiamo delle città in cui vivono protetti, in cui sono circondati solo da persone che li amano. Disponiamo di uno “scanner quantico” capace di indagare il cuore, chi non supera la prova all’ingresso, non entra. È così che noi li premiamo anche per tutto il bene che fanno, perché i veri “Grandi” sono sempre molto generosi, soprattutto verso il prossimo.
Per noi che lo apprezziamo ora da questa lontana galassia, Maradona non era solo un Artista del pallone dal cuore immenso, era un Predestinato. E quando lo sei non importa dove sei nato o quando, la vita ti porterà sulla vetta del mondo. Così era scritto e così è stato. In quanti laggiù ne siete consapevoli? Maradona era un predestinato, con il compito di scrivere una pagina di storia dell’intero Universo. Un Campione benedetto "dalla mano di Dio. Non dagli uomini". Ah, dimenticavo. Qui su Andromeda sono arrivati anche brevi filmati “di cronaca”, ma noi non li abbiamo guardati.
Ecco 10 frasi per ricordarlo
- i rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli
- in campo non ci si batte col le armi, bensì con il pallone
- giocare senza un pubblico è come giocare all’interno di un cimitero
- non ho fatto male a nessuno se non a me stesso e ai miei cari
- nessuno mi ha aiutato a uscire dalla droga, avevo bisogno di comprensione e non di repressione
- io corro, lotto, ma soprattutto dialogo con la palla, per divertire la gente
- il valore della nazionale non si confronta con il denaro, si confronta con la gloria
- voglio diventare l’idolo dei ragazzini poveri di Napoli
- se non sono felice dentro non riesco a essere un campione
- non sarò mai un uomo comune
Una data da non dimenticare
Diego Armando Maradona è morto il 25 novembre 2020, in Argentina, in una stanza disadorna e con un bagno chimico. Aveva 60 anni. Prima di essere sepolto, gli è stato strappato il cuore dal petto. Alla legge non bastano le evidenze, servono prove, per condannare chi ha sbagliato, ormai inutilmente. Riposa in pace, Diego.