25 maggio 2021, ore 13:27 , agg. alle 14:49
“Quando mi hanno detto che il bimbo di 5 anni ricoverato si è salvato grazie al padre che nell’impatto, appena prima di morire, l’ha abbracciato, ho capito quanto l’amore dei genitori sia forte e duri fino all’ultimo"
Marcella Severino, sindaca di Stresa, è turbata. La sua comunità da domenica è scossa per quelle 14 vittime provocate dal crollo della funivia del Mottarone. “Stamattina sto crollando – dice ai microfoni di Rtl 102.5 -. Ieri, con il ministro Giovannini ho incontrato i parenti delle vittime, non mi sono mai trovata di fronte a una situazione simile: avere davanti queste persone e non sapere cosa fare, cosa dire. Ecco, una sensazione surreale”. Nella mente ha i ricordi di domenica. L’allarme che scatta poco dopo le 13, lei che si precipita sul posto e vede la funivia a terra, i soccorritori al lavoro. “Sono una madre – dice -. A ferirmi è stato vedere quei corpi, gli uomini che portavano via i due bambini morti, la corsa disperata in ospedale di Eitan”. Uno strazio che si sarebbe ripresentato a distanza di poche ore: “Quando mi hanno detto che il bimbo di 5 anni ricoverato, l’unico superstite, si è salvato grazie al padre che nell’impatto, appena prima di morire, l’ha abbracciato. Lì ho capito quanto l’amore dei genitori sia forte e duri fino all’ultimo. Io sono una madre, vedere quei bambini portati via, i corpi e le scarpette a terra è un’immagine che non se ne andrà. Non se ne andrà mai”.
L'unico superstite ha 5 anni, è salvo grazie al gesto del padre che prima di morire l'ha abbracciato
C’è cauto ottimismo, da questa mattina, per il bimbo di cinque anni sopravvissuto alla strage. Nel pomeriggio i medici cominceranno a risvegliare il piccolo, ancora ricoverato sotto sedazione all’ospedale di Torino. “Le notizie che arrivano dai medici fanno ben sperare – dice la sindaca -. Mi auguro che il risveglio del bimbo possa essere l’unica nota positiva in questa immensa tragedia. E che quell’abbraccio del papà, a quel punto, possa accompagnarlo per tutta la vita”.
"La proprietà della struttura è della Regione"
La proprietà di quella funivia è da mesi oggetto di un passaggio tra la Regione Piemonte e il Comune di Stresa. “Il passaggio non è ancora stato perfezionato, attualmente la struttura fa capo alla Regione – dice Severino -. Il problema però non è di chi sia la proprietà, l’unico vero tema è che adesso si deve fare chiarezza, lo si deve alle vittime e alle loro famiglie. Io non mi esimo da alcuna responsabilità che dovesse avere il Comune”.
La sindaca assicura: "Supporteremo le famiglie delle vittime"
I punti cardine dell’indagine aperta dalla Procura di Verbania restano due: il cavo tranciato e il mancato funzionamento del sistema frenante di sicurezza. Si indaga per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni gravissime. La sindaca Severino assicura: “Le famiglie delle vittime verranno supportate, questa è la nostra priorità, che ho condiviso anche con il Presidente della Regione Piemonte. Faremo fronte alle spese che dovranno affrontare per riportare i loro cari a casa. È un gesto piccolo ma doveroso”.