22 luglio 2022, ore 11:10
La ministra per gli Affari regionali e le autonomie è stata ospite questa mattina di RTL 102.5 in “Non Stop News” con Luigi Santarelli e Barbara Sala
LA SCELTA DI MARIASTELLA GELMINI DI LASCIARE FORZA ITALIA
“La crisi di governo è stata innescata da Conte e dal M5S ma mai avrei potuto immaginare che Forza Italia e Lega si mettessero sullo stesso livello del M5S nel determinare in una stagione così difficile per il Paese la caduta del governo Draghi. È stato un gesto di assoluta irresponsabilità da cui non ho potuto fare altro che prendere le distanze. Proprio per questa ragione dopo tanti anni di militanza ho deciso di lasciare Forza Italia. Capisco l’ansia di inseguire Salvini che a sua volta ha l’ansia di inseguire la Meloni ma bisognava avere il coraggio di mettere al primo posto il bene del Paese dicendo no una volta per tutte al populismo e al sovranismo. Questo non è accaduto, Forza Italia ha fatto una scelta diversa e io non ho potuto fare altro che lasciare il partito”, ha detto a Gelmini.
PERCHÉ FORZA ITALIA NON HA VOTATO LA FIDUCIA A DRAGHI?
“Fatico a comprenderne le ragioni. Siamo in una situazione che è sotto gli occhi di tutti. A parte l’attacco della Federazione Russa all’Ucraina abbiamo una crisi energetica con la quale fare i conti, un’inflazione galoppante, le famiglie e le imprese sono in grave difficoltà, abbiamo anche l’emergenza siccità", ha detto la Gelmini. "Di fronte a questa situazione credo che interrompere il lavoro che Mario Draghi stava facendo insieme ai suoi ministri e al governo è un qualcosa che significa voltare le spalle al Paese. È una scelta che non solo non condivido ma ritengo molto grave. Penso di non essere isolata in questa posizione perché ricevo attestati di stima e di condivisione della mia scelta, ma anche di profonda preoccupazione per quello che può accadere da parte di produttori, professionisti, partite iva che temono per il futuro del Paese. Credo sia stata una scelta di cui gli attori si devono prendere le proprie responsabilità”.
IL FUTURO POLITICO DI MARIASTELLA GELMINI
“Valuterò cosa fare. Sicuramente ho bisogno di un momento di riflessione. Ho preso per me una decisione molto difficile, ovvero lasciare Forza Italia. Non l’ho fatto pensando al mio futuro. Se mi fossi preoccupata del mio futuro un seggio sicuro in Forza Italia lo avrei avuto, ma in questo momento mi interessano poco le etichette politiche. So che esiste un’area che in passato votava Forza Italia e che oggi non riesce più a riconoscersi in questo partito e mi piacerebbe poter dare una mano in questa direzione. In questo momento prevale in me il desiderio di prendermi un attimo di riflessione e valutare cosa fare del futuro. In questo momento penso che la mia scelta fosse ineludibile, d'altronde anche altri colleghi come Renato Brunetta e forse anche Mara Carfagna stanno assumendo le stesse decisioni. A significare che non è qualcosa di personale, ma sono decisioni difficili assunte sulla base di scelte che il partito ha fatto nella direzione sbagliata”, ha detto Mariastella Gelmini.
Ipotizza in futuro una formazione con questi altri esuli di Forza Italia? “In questo momento non ci sto pensando. Vedo un moto di indignazione anche tra gli elettori di centro destra. Sicuramente la campagna elettorale metterà tutti di fronte alle proprie responsabilità. Bisogna fare i conti con l’agenda Draghi, l’agenda europea. Sono le questioni che restano sospese e che rischiano di essere buttate al macero", ha detto la Gelmini. "Voglio ricordare che se anche si è aperta una crisi in piena estate le scadenze del PNRR non vengono posticipate. Quindi credo che la politica, più che pensare alle etichette, debba interrogarsi in maniera molto netta sul portare avanti le proposte e i programmi che Draghi stava conducendo oppure abbandonarli”.
IL RISULTATO DELLE ELEZIONI
Vede come possibile l’opzione di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi? “Sicuramente oggi Giorgia Meloni è leader del partito che ha maggiori consensi all’interno della coalizione di destra. Chiaro che mi preoccupa, pur avendo stima per lei, quale può essere il programma di un Presidente del Consiglio che, ad oggi, non ha votato il PNRR e che anche sul fronte dell’Europa ha posizioni molto distanti perché c’è stato un tempo in cui l’Europa era l’Europa dei burocrati, dopodiché abbiamo visto che con il Covid l’Europa è stata decisiva nel salvare i Paesi, nel fare i piani di vaccinazione, così come è decisiva oggi nel concedere all’Italia duecento miliardi di euro. Credo che la coalizione di destra sommi molte contraddizioni e saranno gli elettori a decidere. Confermo stima personale nei confronti di Giorgia Meloni ma preoccupazione per quelli che sono i propri programmi politici molto distanti dall’Europa e dall’agenda Draghi", ha spiegato la Gelmini. "Senza riforme, senza investimenti sulle grandi infrastrutture, sull’energia, questo Paese è destinato alla decrescita. Credo che su questo si debba fare chiarezza a partire dal rigassificatore di Piombino. Quel rigassificatore deve vedere il sostegno del Presidente della regione e anche quello del sindaco di Piombino. Se non lo mettiamo siamo in emergenza, vuol dire che dobbiamo razionare l’energia”.
Argomenti
Mariastella Gelmini
Non Stop News
RTL 102.5