11 gennaio 2017, ore 09:59 , agg. alle 16:27
I due, dopo una serie di contraddizioni nei primi interrogatori, hanno confessato. Le vittime uccise a colpi di ascia.
Svolta clamorosa, nelle indagini sull’omicidio di una coppia di ristoratori di Ferrara, marito e moglie, Salvatore Vincelli, 59 anni, e Nunzia Di Gianni, 45, trovati morti ieri. Sono stati fermati il figlio di 16 anni e un amico del ragazzo. Il provvedimento è scattato questa mattina, nella caserma dei carabinieri, dopo un’intera nottata di interrogatori. Messi sotto pressione, sarebbero emerse numerose incongruenze, nel racconto del figlio della coppia e dell’amico. Le due vittime sono state uccise a colpi in testa e i corpi avvolti in sacchi di plastica. La donna è stata trovata in casa, il padre in garage, dove era stato trascinato, dopo l’omicidio. Era stato il ragazzo a denunciare il delitto, avvertendo prima una zia e poi i carabinieri. Il suo racconto, però, non aveva convinto da subito gli inquirenti, secondo cui l’assassino poteva essere proprio il sedicenne, probabilmente aiutato da un complice. Nessun segno di scasso in casa, nessun furto. La mattina dopo il delitto, il ragazzo non era andato a scuola e aveva passato la notte dall’amico, fermato stamattina con lui. I due, dopo una serie di contraddizioni nei primi interrogatori, hanno confessato. Le vittime uccise a colpi di ascia. Possibile movente: le liti in famiglia per i brutti voti a scuola del ragazzo.