04 luglio 2022, ore 22:17 , agg. alle 22:53
Il presidente del Consiglio Draghi si è recato sul posto: "L'Italia piange le vittime"
A staccarsi è stato un ammasso di ghiaccio alto ottanta metri, largo duecento e profondo sessanta. Il seracco ha travolto decine di persone che si trovavano al di sotto del luogo del distacco. Il bilancio provvisorio parla di sette vittime, di cui tre al momento identificate. Otto i feriti, due di questi in gravi condizioni, subito trasferiti negli ospedali di Trento, Bolzano, Belluno, Feltre e Treviso. È stata inoltre denunciata dai familiari la scomparsa di tredici persone, dieci di nazionalità italiana e tre di nazionalità ceca.
Le ricerche
Già dalle prime ore dopo il disastro sono partite le ricerche di eventuali superstiti. Il rischio di nuovi distacchi ha impedito i soccorsi via terra, motivo per cui si è reso necessario l'impiego di droni e di elicotteri. Un temporale ha complicato le operazioni per qualche ora, che proseguiranno nei prossimi giorni con le stesse modalità, mentre delle indagini sono in corso anche da parte di alcuni tecnici glaciologi della Provincia autonoma di Trento. Le autorità stanno inoltre verificando la proprietà di alcuni veicoli parcheggiati nelle vicinanze dei sentieri che conducono al ghiacciaio. In particolare, gli inquirenti si stanno concentrando su quattro di sedici auto che riportano targhe della Germania, della Repubblica ceca e dell'Ungheria.
Le vittime identificate
Filippo Bari, guida alpina, aveva ventisette anni ed era originario del Vicentino. Tommaso Carollo, manager, ne aveva quarantotto ed era di Thiene, in provincia di Vicenza. Paolo Dani di anni invece ne aveva cinquantadue, anche lui guida alpina, originario di Valdagno, ancora nella provincia di Vicenza. Era conosciuto per la sua esperienza proprio in montagna. Delle sette vittime del bilancio provvisorio sono al momento questi i nomi resi noti. Delle altre quattro persone recuperate, al momento, non ci sono informazioni.
Draghi a Canazei
Il presidente del Consiglio Draghi si è recato sul posto "per rendersi conto di persona di quello che è successo". "È molto importante essere venuti" ha dichiarato Draghi. "Bisogna prendere dei provvedimenti affinché quanto accaduto sulla Marmolada non accada più in Italia. Oggi l'Italia piange queste vittime e tutti gli italiani si stringono con affetto". Il premier ha parlato dopo un incontro tecnico con le forze coinvolte nelle ricerche, ringraziando tutti coloro che sono impegnati in queste ore tra Protezione civile, Vigili del fuoco, Soccorso alpino, autorità sanitarie e volontari. Draghi ha parlato di un "dramma che certamente ha delle imprevedibilità" ma che dipende anche dal deterioramento dell'ambiente e dalla situazione climatica. "Il governo deve riflettere su quanto accaduto e prendere provvedimenti perché quanto accaduto abbia una bassissima probabilità di succedere e anzi venga evitato".