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Marsiglia, squadra ammutinata contro l'allenatore De Zerbi? Lui smentisce: "Tutto falso"

Marsiglia, squadra ammutinata contro l'allenatore De Zerbi? Lui smentisce: "Tutto falso"

Marsiglia, squadra ammutinata contro l'allenatore De Zerbi? Lui smentisce: "Tutto falso" Photo Credit: agenziafotogramma.it


Il ritiro forzato e gli allenamenti alle 5 del mattino sarebbero stati la causa della spaccatura tra tecnico e giocatori

La crisi del Marsiglia, dopo 4 sconfitte e una vittoria nelle ultime cinque partite, sta determinando la rottura tra l'allenatore e la squadra?

A leggere quanto scrive L'Equipe, la risposta è assolutamente affermativa.

Il retroscena de L'Equipe

Secondo il quotidiano francese, infatti, De Zerbi, al ritorno da Reims (dove il Marsiglia ha clamorosamente perso per 3-1), ha tenuto tutti in ritiro al centro tecnico della Commanderie, annullando i due giorni previsti di riposo e annunciando dure sedute di allenamento.

Per questo il clima nello spogliatoio sarebbe diventato incandescente, con una presunta rottura tra tecnico italiano e calciatori.

In particolare, De Zerbi si sarebbe rifiutato di allenare la squadra ("Oggi non vi alleno") e avrebbe lasciato la gestione di una seduta allo staff tecnico.

A quel punto, sempre secondo la ricostruzione del giornale transalpino, i giocatori si sarebbero ammutinati e avrebbero deciso di non mettere gli scarpini.

Anche dopo il dialogo dei giocatori con il direttore sportivo, Medhi Benatia, sarebbero volate accuse e parole grosse nei confronti di De Zerbi.

Tra le frasi che i giocatori non avrebbero digerito - secondo L'Equipe - quella

di De Zerbi nel cuore della lite sulla notte fra domenica e lunedì in cui è scattato il ritiro obbligatorio: "Io la mia famiglia non la vedo mai, quindi anche voi non vedrete le vostre".

I chiarimenti di De Zerbi

Alla viglia della partita di Ligue1 contro il Tolosa, De Zerbi ha parlato in conferenza stampa, smentendo di fatto tutte le indiscrezioni.

“Oggi sono molto felice di essere l’allenatore dell’OM, perché adoro le sfide e le polemiche fanno parte del gioco. Ho vissuto una settimana difficile, come tutti gli altri. Il mio compito è tirare fuori il meglio dai miei giocatori. A Parigi ero orgoglioso di loro, lo stesso contro il Lens, e a Nizza li ho abbracciati tutti. Quando si perde senza aver dato il massimo, è frustrante, ma il mio atteggiamento è sempre rivolto al bene del club e nel rispetto di tutti. Quello che è successo questa settimana è normale, sono dinamiche che accadono in ogni spogliatoio”.

L'allenatore italiano ex Sassuolo e Brighton ha chiarito il suo rapporto con i giocatori: “Sarà sempre mia priorità stare al fianco dei giocatori, difendendoli in ogni circostanza. Le sconfitte sono responsabilità mia, ma chiedo a loro di dare sempre il massimo. Non si tratta di una questione di mentalità francese o italiana, ma di un impegno a mantenere sempre altissime le aspettative (...) Non accetto che si lavori al di sotto del nostro massimo livello. Il mio obiettivo è sempre guidare l’OM verso il traguardo finale, anche se alcuni cercano di dipingermi come un criminale. Forse, in alcune situazioni, sono stato troppo indulgente con i giocatori, mentre Benatia, che avrebbe dovuto avere un ruolo di mediatore, è a volte più severo di me. Leggere certe affermazioni mi ha infastidito: dire che i giocatori sono contro di me è semplicemente falso”.

Quindi, a proposito del ritiro, ecco alcune interessanti rivelazioni:

“Abbiamo dovuto interrompere la routine. Dopo le partite contro Lens e Auxerre, mentre eravamo in ritiro, ci siamo allenati alle 5 del mattino per tre giorni consecutivi. Non si trattava di una punizione, ma so come si comporta un allenatore in queste situazioni. Sapevo che queste cose sarebbero uscite e probabilmente so anche chi le ha messe in giro, conosco le fonti. Se avessi voluto evitarlo, avrei potuto agire in modo più tradizionale, senza correre alcun rischio. Ma ho scelto di espormi, consapevole del rischio che corro. E poi, mia madre mi chiama al telefono e mi chiede cosa è successo, e io mi sento come se fossi un criminale, un delinquente“.

De Zerbi, che ha assicurato di voler rimanere alla guida del Marsiglia anche il prossimo anno, ha incassato le parole distensive dell'attaccante Neal Maupay:

"Non c’è alcuna frattura tra noi e l’allenatore, anzi. Questi momenti possono renderci ancora più forti e uniti. Sapevamo chi fosse quando siamo arrivati qui: è un tecnico appassionato e totalmente impegnato nel nostro progetto. Dopo prestazioni deludenti, è normale dover affrontare certe situazioni. In una famiglia o in una squadra, è fondamentale dirsi le cose con sincerità. Siamo tutti dalla sua parte. Per chiudere al meglio la stagione, abbiamo bisogno di lui e di ciascuno di noi".


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