Martin Scorsese a Torino: "Film su TikTok? Perché no!". Il regista smentisce l'addio al cinema
Martin Scorsese a Torino: "Film su TikTok? Perché no!". Il regista smentisce l'addio al cinema Photo Credit: Agenzia Fotogramma.it
08 ottobre 2024, ore 10:30 , agg. alle 11:14
Ospite del Museo del Cinema di Torino, l'autore ha parlato delle sue attuali attività, che non riguardano solo i documentari di finzione
A Torino irrompe la storia del Cinema. Martin Scorsese è stato ospite del Museo del Cinema, dove ha ricevuto il premio Stella della Mole. Il regista ha tenuto una conferenza stampa ieri sera, 7 ottobre, e in suo onore è stata organizzata un grande festa di gala con star del cinema come il premio Oscar Giuseppe Tornatore, l'attore Willem Dafoe, gli sceneggiatori Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. Inoltre questa sera alle 20:30 Scorsese incontrerà il pubblico del Cinema Massimo in occasione di una Masterclass, che sarà preceduta da un red carpet pubblico alle ore 17:30.
SCORSESE APRE A TIK TOK
“Il cinema si sta evolvendo, ma ora è ancora a livello infantile. Bisogna capire come e perché continuare a raccontare storie, chiedendoci chi siamo.” Scorsese è apparso molto aperto alle possibilità che i nuovi mezzi di comunicazione e i nuovi dispositivi tecnologici possono offrire.
“Il cinema ora è qualcosa di completamente diverso, sta andando in una direzione nuova, anche se non so ancora di quale si tratti. Potrebbe diventare qualcosa di iniettato nelle nostre teste. Ve lo immaginate l'Orlando Furioso, ogni suo canto, in Realtà Virtuale?” Poi il grande regista americano ha parlato di Tik Tok che lo scorso anno lo ha visto protagonista suo malgrado. Francesca Scorsese, la sua terza figlia, aveva sottoposto il padre a un trend social in cui si sceglie, per eliminazione, il proprio film preferito tra due proposti. Il video era diventato virale. “Fare cinema dipende comunque dalla propria passione, cercare di comunicare per migliorare la comunità, invece di distruggerla. Questo può avvenire in qualunque formato, anche su TikTok. Mia figlia mi ha chiesto di fare una cosa, io l'ho fatta e sono finito su TikTok. Abbiamo un'infinità di strumenti a disposizione.”
SCORSESE, TRA GESÙ E SINATRA
Durante la conferenza, Scorsese ha anche motivato il rinvio dei suoi prossimi progetti, smentendo categoricamente di volersi ritirare dal cinema: "Spero di continuare ad avere l'energia per fare film. E spero di avere anche i soldi.” Il cineasta ha poi precisato che il biopic su Frank Sinatra è stato soltanto rimandato e che nel frattempo sta continuando a lavorare al progetto su Gesù, basato sul romanzo di Shūsaku Endō del 1973. Se inizialmente l'intenzione era di girarli consecutivamente entro il 2024, le riprese di entrambi sono state posticipate a data da definirsi. Il biopic sul celebre cantante statunitense era stato annunciato per la prima volta nel lontano 2009. Nessuno studio è ora associato al progetto, anche se Apple e Sony potrebbero essere interessati. Il film, di cui si vocifera che Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence siano in trattative per interpretare i protagonisti, si concentrerebbe sul tumultuoso matrimonio del cantante con l'attrice Ava Gardner. Su La vita di Gesù invece si conoscono ancora meno dettagli. Si vocifera che sarà una produzione indipendente in sintonia con quanto fatto per "Silence", pellicola uscita nel 2016 sempre tratta da un romanzo di Endō.
PRESERVARE IL PASSATO PER TRACCIARE IL FUTURO
Scorsese ieri sera ha speso anche due parole sull’importanza della sua attività per il restauro e la conservazione delle pellicole, che inizia negli anni '70 e si concretizza nel 1990 con la nascita della Film Foundation. “Un gruppo di persone, che comprendeva anche Brian de Palma e Steven Spielberg, comincio a cercare di recuperare le copie in buone condizioni di diversi film perduti, realizzati tra il 1935 al 1960, per noi fonti d'ispirazione. All'epoca, lo studio system stava crollando: dopo aver realizzato un film, gli studios procedevano con il successivo. Nessuno si prendeva cura della longevità delle pellicole.” Poi il regista ha raccontato di uno dei primi film che ha riscoperto e restaurato, ossia la versione americana del Gattopardo di Visconti: “Avevo trovato solo una versione doppiata e di qualità discutibile. Grazie a Z Channel [una delle prime emittenti a pagamento negli Usa] ho potuto vedere per la prima volta diversi film di grandi registi, segnandosi vari titoli e, con la nascita del video, riuscendo a fare nuove copie.”