Matilde Gioli a RTL 102.5: “Per l’ultima puntata di stagione di ‘Doc – Nelle tue mani’ vi consiglio di preparare i fazzoletti"
17 marzo 2022, ore 09:39
Matilde Gioli è stata ospite questa mattina durante “Non Stop News” condotto da Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro
Questa sera alle 21:25 su Rai Uno andrà in onda l’ultima puntata di “Doc – Nelle tue mani”, la fiction prodotta da Lux Vide che ha fatto impazzire milioni di fan di ogni età. Matilde Gioli, una dei protagonisti principali della serie medical, ha raccontato in diretta durante “Non Stop News” il rapporto che i fan hanno con la serie tv, ha parlato del cast e dell’ultima puntata di stagione.
COSA SUCCEDERÀ QUESTA SERA
“È complesso poter dire qualcosa di interessante non potendo dire niente, noi del cast siamo diventati bravissimi a dire un sacco di parole senza poi dire niente su ciò che accadrà”, ha raccontato Matilde Gioli. “Chiaramente dal trailer delle pubblicità si vedono un po’ di anticipazioni: il mio personaggio è arrabbiatissimo, bisogna capire perché. C’è un epilogo molto emozionante, mi ricordo ancora quando l’abbiamo girato, è stato un bel momento per noi del cast che siamo un gruppo molto unito e girare certe scene corali così sentite ci ha uniti ancora di più. Vi consiglio di preparare i fazzoletti, perché serviranno”.
PERCHÉ GLI ITALIANI SI SONO AFFEZIONATI A DOC?
La storia di “Doc – Nelle tue mani” parte da una storia vera, quella di Pierdante Piccioni, medico che è anche stato ospite a RTL 102.5 (qui l’intervista). Perché gli italiani si sono affezionati così tanto alla storia di Doc? “Soprattutto quest’anno abbiamo affrontato delle tematiche, come il covid. Penso siamo stati tra i primi nelle serie o nei film italiani a trattarlo come tema, non se l’aspettava nessuno. Il covid è una tematica che non può non arrivare a tutti, ha toccato tutti in un modo o nell’altro”, ha raccontato l’attrice. “Abbiamo ricevuto commenti molto positivi e commenti molto sentiti, ci sono persone che si sono talmente tanto emozionate che hanno dovuto interrompere la visione, perché hanno rivissuto dei momenti drammatici. Era doveroso raccontare una realtà come quella del covid. Poi ci sono anche tematiche universali, come l’amore, l’amicizia, il tradimento, le bugie, l’onestà, la fedeltà, cose con cui chiunque può empatizzare”.
IL COVID VISSUTO DA MATILDE GIOLI
“Io ho vissuto il covid vero da privilegiata, non ero in ospedale a lavorare, ero una cittadina che doveva semplicemente stare chiusa in casa a impastare pane e torte. Non mi sono ammalata, non ho avuto malati gravi in famiglia, per cui per quanto empatizzassi con il momento tragico non ho ricordi traumatici se non quello di vedere le strade vuote e di non poter entrare in contatto con nessuno per mesi. Sul set ho avuto modo di rivivere per finta la realtà degli ospedali e di chi ha lavorato durante quel periodo e mi ha molto toccato", ha raccontato la Gioli. "Grazie ai nostri consulenti medici abbiamo cercato di ricreare una situazione il più possibile fedele alla realtà, è stato drammatico anche solo indossare i dispositivi di sicurezza per tutto il giorno. Noi l’abbiamo fatto per finta ed è stato un disagio, figuriamoci chi l’ha vissuto realmente. Abbiamo avuto modo di apprezzare ancora di più il ruolo fondamentale di chi ha lavorato negli ospedali. Abbiamo messo in scena malati gravi e morti, nella finzione è stato bruttissimo, non oso immaginare cosa abbiano pensato queste persone”.
IL CAST DI DOC E LA GESTIONE DELLE EMOZIONI
“La gestione delle emozioni dipende dall’approccio che un attore ha. Io non ho mai studiato, sono diventata attrice un po’ per caso e non ho mai fatto scuole”, ha detto Matilde Gioli. “Non ho un bagaglio tecnico, quindi per quanto mi riguarda viene tutto dalle viscere. Ci sono attori che hanno un approccio più tecnico, che riescono a gestire le energie per affrontare poi tutta la giornata. Quando ci si emoziona tanto sul set ci si stanca facilmente”.
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