31 dicembre 2024, ore 21:22 , agg. alle 21:34
Nel suo decimo messaggio di fine anno, il Capo dello Stato ha anche rivolto un appello perchè nelle carceri ci siano situazioni vivibili. Mattarella ha poi detto chi sono i veri patrioti
DICIOTTO MINUTI A TUTTO CAMPO
E' stato il suo decimo messaggio di fine anno. Dal Quirinale Sergio Mattarella ha parlato per diciotto minuti, toccando davvero molti temi. Un discorso di alto profilo, cominciato con le tensioni internazionali e il bisogno di pace, poi confluito sulle emergenze che attanagliano l'Italia: dai femminicidi alla sicurezza sul lavoro, per arrivare alla violenza che minaccia i giovani.
UNA PACE GIUSTA
Sergio Mattarella ha parlato delle guerre: "Quando migliaia di vittime civili delle guerre in corso turbano tragicamente le nostre coscienze. Nella notte di Natale si è diffusa la notizia che a Gaza una bambina di pochi giorni è morta assiderata. Nella stessa notte di Natale feroci bombardamenti russi hanno colpito le centrali di energia delle città dell'Ucraina per costringere quella popolazione civile al buio e al gelo. Gli innocenti rapiti da Hamas, e tuttora ostaggi, vivono un secondo inizio di anno in condizioni disumane. Bisogna arrivare alla pace, che però non è la sottomissione alla prepotenza di chi invade".
OCCUPAZIONE E SICUREZZA
Il Capo dello Stato ha poi sottolineato che i recenti dati sull'occupazione in Italia sono confortanti. Mattarella ha però sottolineato che resta ancora molto da fare, per esempio per alzare i salari. Poi c'è il tema centrale della sicurezza sul lavoro: "Rispetto della vita, della sicurezza di chi lavora. L'ultima tragedia pochi giorni fa, a Calenzano: cinque persone sono morte. Non possono più bastare parole di sdegno: occorre agire, con responsabilità e severità. Gli incidenti mortali -tutti- si possono e si devono prevenire".
ATTENZIONE AI GIOVANI
La violenza rischia di portare i giovani fuori strada, anche con l'ausilio dei social. Queste le parole del presidente della Repubblica: "Un'attenzione particolare richiede il fenomeno della violenza. Tocca tutto il mondo ma diviene ancor più allarmante quando coinvolge i nostri ragazzi. Bullismo, risse, uso di armi. Preoccupante diffondersi del consumo di alcool e di droghe, vecchie e nuove, anche tra i giovanissimi. Comportamenti purtroppo alimentati dal web che propone sovente modelli ispirati alla prepotenza, al successo facile, allo sballo".
LA PIAGA DEI FEMMINICIDI
Dal Quirinale è arrivato un monito contro i femminicidi: "Si trovano nel rumore delle ragazze e dei ragazzi che non intendono tacere di fronte allo scandalo dei femminicidi. Siamo stati drammaticamente coinvolti nell'orrore per l'inaccettabile sorte di Giulia Cecchettin e, come lei, di tante altre donne uccise dalla barbarie di uomini che non rispettano la libertà e la dignità femminile e, in realtà, non rispettano neppure sé stessi. Non vogliamo più dover parlare delle donne come vittime. Vogliamo e dobbiamo parlare della loro energia, del loro lavoro, del loro essere protagoniste".
CLIMA AMBIENTE E CARCERI
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha poi evidenziato come la spesa per le armi sia di otto volte superiore a quella per contrastare i cambiamenti climatici. Il capo dello stato ha sottolineato che le recenti alluvioni dimostrano che il clima sta cambiando in peggio e che la cosa non può essere ignorata. Da Mattarella un richiamo poi perchè nelle carceri ci siano condizioni più umane e vivibili.
I VERI PATRIOTI
In questo periodo capita che si abusi dell'espressione patrioti. Il Presidente Mattarella ha sottolineato che "patriottismo è quello dei medici dei pronto soccorso, che svolgono il loro servizio in condizioni difficili e talvolta rischiose. Quello dei nostri insegnanti che si dedicano con passione alla formazione dei giovani. Di chi fa impresa con responsabilità sociale e attenzione alla sicurezza. Di chi lavora con professionalità e coscienza. Di chi studia e si prepara alle responsabilità che avrà presto. Di chi si impegna nel volontariato. Degli anziani che assicurano sostegno alle loro famiglie. È patriottismo quello di chi, con origini in altri Paesi, ama l'Italia, ne fa propri i valori costituzionali e le leggi, ne vive appieno la quotidianità, e con il suo lavoro e con la sua sensibilità ne diventa parte e contribuisce ad arricchire la nostra comunità".