16 marzo 2023, ore 15:30
Emanuele Bonafede e la moglie Lorena Ninfa Lanceri sono stati arrestati questa mattina. Il boss sarebbe entrato e uscito indisturbato da casa loro. La donna avrebbe gestito le comunicazioni
Una fotografia scattata a casa loro in cui Matteo Messina Denaro fuma un sigaro e beve cognac. Nell'immagine solo il corpo dell'allora latitante, al quale è stato appositamente tagliato il volto. Ci sarebbe anche questo tra gli elementi che incastrano Emanuele Bonafede e la moglie Lorena Ninfa Lanceri, arrestati questa mattina dai Carabinieri del Ros. Sale così a sei il numero dei fiancheggiatori di Messina Denaro finiti in carcere.
IL BOSS OSPITATO IN CASA
L'arresto nell'ambito delle indagini sulla rete di complici che ha protetto la latitanza del boss. L'accusa per i coniugi è di favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati dal metodo mafioso. Secondo gli inquirenti, la coppia avrebbe ospitato "in via continuativa e per numerosi giorni” in casa il padrino durante la sua latitanza. Sarebbe entrato e uscito indisturbato dall'abitazione Matteo Messina Denaro, protetto dai controlli che la coppia metteva in atto per scongiurare la presenza in zona delle forze dell'ordine. Ad aiutare le ricostruzioni, le immagini di una telecamera di sorveglianza installata vicino all'abitazione.IL RAPPORTO CON "DILETTA"
Ma secondo gli investigatori è la donna ad essere particolarmente legata a Messina Denaro. Lorena Ninfa Lanceri sarebbe stata inserita nel circuito di comunicazione che ha consentito al boss di mantenere una rete di contatti. Ma non solo. Sono molte le corrispondenze trovate tra i due. Secondo gli inquirenti, la Diletta delle lettere del boss corrisponderebbe proprio a Lanceri, che avrebbe utilizzato un falso nome. Secondo il Giudice per le indagini preliminari non può esserci alcun dubbio sulla "centralità del ruolo della donna per assicurare al latitante il più ampio conforto emotivo e relazionale - oltre a quello logistico e assistenziale".LA FAMIGLIA BONAFEDE
Emanuele Bonafede invece è nipote del boss di Campobello di Mazara Leonardo Bonafede, e fratello dell'Andrea Bonafede arrestato nelle scorse settimane con l'accusa di aver fatto avere al capomafia le prescrizioni sanitarie compilate dal medico Alfonso Tumbarello. L'altro Andrea Bonafede, il geometra di Campobello che ha prestato l'identità a Messina Denaro per consentirgli di sottoporsi alle terapie in clinica, è invece il cugino.Argomenti
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