Matteo Messina Denaro, si aggravano le sue condizioni
Matteo Messina Denaro, si aggravano le sue condizioni
08 agosto 2023, ore 15:25 , agg. alle 17:15
Non mangia, non beve e non si regge più in piedi, le sue condizioni di salute non sono compatibili con il 41 bis nel carcere dell'Aquila
Matteo Messina Denaro, affetto da un tumore, è dal giorno dell'arresto in cura all'interno del penitenziario dove è stata allestita per lui una stanza per la chemioterapia. Nelle scorse settimane il capomafia aveva subito un piccolo intervento per problemi urologici ed era però rientrato nell'istituto di pena in giornata. Il Legale di Denaro ha spiegato che il suo assistito nelle ultime ore si è aggravato, le sue condizioni di salute sono disperate: non mangia, non beve, non si regge in piedi, il tumore al è al quarto stadio. La sua situazione non è più gestibile dalla struttura dell’Aquila nella quale è rinchiuso in regime di 41bis, e nella quale è stata allestita una stanza per la chemioterapia.
Condizioni di salute disperate
''Si è aggravato, le sue condizioni sono disperate. Non mangia, non sta bene, necessita di un immediato ricovero in ospedale. Con un tumore al quarto stadio, con la difficoltà anche a reggersi in piedi, non può stare dentro una cella al 41 bis. Deve essere assistito da un infermiere dentro una struttura ospedaliera il prima possibile''. A dirlo è Alessandro Cerella, il legale del boss Matteo Messina Denaro che dallo scorso giugno difende il capomafia, arrestato lo scorso 16 gennaio a Palermo e rinchiuso nel carcere dell'Aquila. ''Io non sono un medico ma le sue condizioni sono critiche. E' seguito in maniera encomiabile dal professor Mutti e dal suo staff. Io ripongo massima fiducia nel loro operato ma i medici non possono vederlo quotidianamente e nelle sue condizioni le cose cambiano di giorno in giorno''. L'ultimo trasferimento in ospedale risale a domenica scorsa quando l'ex super latitante è stato condotto nel nosocomio dell'Aquila per una tac. Lo scorso giugno Messina Denaro aveva subito un intervento urologico. Nei prossimi giorni i legali presenteranno un'istanza al Tribunale per chiedere il ricovero urgente in ospedale del loro assistito. ''In carcere non può più stare. Nonostante il nome che porta come a qualsiasi altro detenuto devono essere garantiti i diritti costituzionali e il giudice di sorveglianza, leggendo le carte, dovrebbe capirlo. Il mio giudizio nei confronti dell'amministrazione penitenziaria e del sistema giustizia in generale è fortemente critico. Nei confronti di Messina Denaro c'è un accanimento: con un tumore al quarto stadio non può stare in una cella senza un infermiere a bere succhi di frutta, invece di avere delle flebo. Dovrebbe essere controllato h24. Ha difficoltà persino a stare in piedi, ha bisogno di tutte le cure che spettano a un malato'',