21 luglio 2022, ore 10:12
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, è stato ospite questa mattina a RTL 102.5 durante “Non Stop News” con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro
IL COMMENTO DI MATTEO RENZI SULLA GIORNATA DI IERI
“Una giornata surreale. Ieri a Mosca hanno fatto la ola. È evidente che la scelta del M5S, e il colpevole è Giuseppe Conte, di aprire questa crisi ha trovato ieri un insperato alleato in Matteo Salvini che ha colto la palla al balzo per portare il Paese a votare. Andare a votare non è un male, ogni cinque anni bisogna farlo", ha detto Renzi. "In questo momento, in cui avevamo un Presidente del Consiglio autorevole che poteva aiutarci per tutto ciò che riguarda l’inflazione, l’aumento dei costi dell’energia, l’aumento dei costi del cibo che è alle porte e che provocherà nel prossimo autunno molti problemi, io avrei preferito essere guidato da un Presidente del Consiglio autorevole e credibile in Europa che invece è stato messo alla porta dai populisti. I populisti fanno la ola, e l’Italia paga il conto”.
QUALI SONO LE MOTIVAZIONI DI QUESTA CRISI?
Renzi ha parlato di Salvini, del M5S. Il centro-destra dal punto di vista di Forza Italia non è in qualche modo “complice” di questo? “Assolutamente sì. Forza Italia ha scelto di stare con Salvini, si è in qualche modo consegnata a Salvini. La cosa dell’inceneritore è una barzelletta. Chi sta a Roma sa che già da prima della Raggi ma a maggior ragione durante il governo della Raggi, la città si è trasformata in uno zoo, dove l’immondizia ha riempito le strade facendo venire cinghiali che hanno preso il posto della lupa nel simbolo della città. Di fronte a questo, chi è un politico serio costruisce un termovalorizzatore per distruggere i rifiuti e valorizzarli", ha spiegato Renzi. "Oggi i rifiuti di Roma raccolti a fatica prendono i camion, inquinano e vanno ad essere bruciati nel termovalorizzatore magari di Vienna o Copenaghen. La serietà che Mario Draghi rappresentava è stata messa in crisi dall’incompetenza e dal populismo del duo Conte-Salvini. Anche Berlusconi si è prestato. Dispiace, perché tanta gente che ha sempre votato Forza Italia oggi è sbigottita”.
Tra questi c’è Mariastella Gelmini, che si è detta sbigottita. “La Gelmini ha fatto tutta la sua carriera in Forza Italia, è stata una delle più fedeli di Berlusconi. Se tu vedi oggi una donna del genere che dopo venticinque anni sbatte la porta e se ne va, dà il senso di quello che è successo. A me questo dispiace e amareggia perché ieri eravamo riusciti in un mezzo miracolo: attraverso le petizioni avevamo raccolto, attraverso le piazze, più di centomila firme. Avevamo convinto il Presidente del Consiglio a ritornare sui suoi passi e a fare i suoi ultimi dieci mesi, poi ci sarebbero state le elezioni e chi avrebbe vinto avrebbe vinto. Draghi si era convinto, invece l’atteggiamento di populisti di destra e sinistra di ieri ha messo al centro la loro ambizione, il loro narcisismo, rispetto agli interessi del Paese. Il conto lo paga la povera gente. Trasformiamo questa rassegnazione in una speranza e diamo una casa a chi credeva, crede, continuerà a credere a Draghi e nelle sue idee. Facciamo un rassemblement che nel nome dei principi su cui abbiamo combattuto in questi mesi dica sì all’Europa e non ai sovranisti”.
ELEZIONI: COME SI COMPORTERÀ ITALIA VIVA
A livello di percentuale, quanto si aspetta di prendere Italia Viva? “È ancora presto per dirlo. Noi siamo quelli che hanno voluto Draghi, che lo hanno sostenuto fino alla fine e che saranno l’anima di un progetto più grande di Italia Viva che secondo me può fare un ottimo risultato nel nome dei princìpi di Mario Draghi di questi mesi", ha detto Renzi. "Ci saranno molte sorprese su questo. Prima di pensare ai dati e a quello che faremo in questi tre mesi di campagna elettorale, voglio fare un appello a tutti: non lasciate che i populisti abbiano anche la possibilità di vincere alle elezioni. Chi ieri si è indignato se lo ricordi in campagna elettorale”.
LO SPREAD SALE
È possibile collegare questa reazione del mondo economico e finanziario al risultato della giornata di ieri? “Assolutamente sì. È come se una squadra fosse in campo con un po’ di difficoltà in difesa ma con il portiere più bravo di tutti", ha detto Renzi. "A un certo punto la squadra, senza motivo, manda via il portiere e gioca senza portiere: è chiaro che gli altri fanno goal. I mercati internazionali hanno sempre visto l’Italia come un potenziale problema a causa del debito pubblico alto. I nostri genitori e i nostri nonni politici si sono indebitati, hanno lasciato le casse dello Stato piene di debiti, quindi i mercati ti guardano con un occhio sospetto. Abbiamo tolto Draghi che, all’occhio dei mercati, era la garanzia suprema”.
IL SIPARIETTO CON LA RUSSA
Ieri c’è stato il simpatico siparietto con La Russa. Com’è andata a finire? “Non prendo il caffè con Ignazio La Russa, ma ho un grande rispetto per gli avversari. Ieri La Russa se la godeva, perché fa parte del partito della Meloni. Lui è sempre stato contro Draghi. Chi è contro Draghi, secondo me, ieri è stato contro l’Italia. Tutti quelli che vogliono ripartire si facciano vivi”, ha detto Renzi.
Argomenti
Draghi
Matteo Renzi
Non Stop News
RTL 102.5